Forlì: per l’endometriosi, una rete di supporto nelle farmacie

Buone notizie. A Forlì esperti e specialisti incontrano i professionisti Corofar per una serata formativa sulla patologia femminile. Il professor Luca Savelli illustrerà diagnosi, sintomi e terapie durante la conferenza del 21 febbraio che si terrà alla sede di Corofar. Una serata dedicata alla formazione e all’aggiornamento professionale sul tema dell’endometriosi, patologia che colpisce circa il 10% della popolazione femminile in età fertile. È l’iniziativa organizzata da A.P.E. (Associazione Progetto Endometriosi) in collaborazione con Corofar, rivolta esclusivamente ai farmacisti della cooperativa, in programma venerdì 21 febbraio a Forlì.

L’evento, che si terrà nella sede Corofar di via Traiano Imperatore 19/21, vedrà la partecipazione di relatori di primo piano: il professor Luca Savelli, primario dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, la dottoressa Serena Solfrini, ginecologa dell’Ospedale Bufalini di Cesena, e Annalisa Frassineti, presidente A.P.E. Il programma della serata, che inizierà alle 20:00 con una cena buffet, prevede una conferenza strutturata in tre parti: si partirà dalle basi, con la descrizione della patologia, dei suoi sintomi e del percorso diagnostico, per poi approfondire gli aspetti terapeutici, farmacologici e il ruolo fondamentale delle farmacie nel supporto alle pazienti.

“La formazione dei farmacisti è cruciale – spiega il professor Savelli – perché spesso rappresentano il primo punto di contatto per le pazienti che manifestano i sintomi dell’endometriosi. Un farmacista preparato può fare la differenza nell’indirizzare tempestivamente le donne verso i centri specializzati”. “I farmacisti sono interlocutori preziosi per le donne con endometriosi – aggiunge Annalisa Frassineti, presidente A.P.E. – spesso alla ricerca di sollievo dai sintomi e di consigli pratici. Con questa formazione specialistica vogliamo fornire loro gli strumenti per riconoscere i segnali della malattia e indirizzare le pazienti verso i percorsi di cura più appropriati”. L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di A.P.E. di creare una rete di professionisti consapevoli e informati, capaci di offrire supporto qualificato alle donne che convivono con questa patologia cronica.