Comunione e Liberazione: per il ventennale della morte di don Giussani sarà celebrata una messa presieduta dal Vescovo
Per i vent’anni dalla morte di don Luigi Giussani sarà celebrata una Messa nella chiesa di San Filippo, venerdì 14 febbraio alle 19.00, presieduta dal vescovo mons. Livio Corazza. “Ha preso sul serio l’uomo, ha preso sul serio Cristo”. Così il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, ha ricordato don Luigi Giussani, fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione, per il quale è aperta la causa di canonizzazione. Insieme al ventennale della salita al Cielo del “Gius”, avvenuta il 22 febbraio 2005, si ricorda anche il 43° del riconoscimento pontificio della Fraternità di CL (11 febbraio 1982). Per questi anniversari numerose messe saranno celebrate in Italia e nel mondo, presiedute da cardinali e vescovi. A Forlì la Messa si terrà venerdì 14 febbraio alle 19.00 nella chiesa di San Filippo in via Giorgina Saffi presieduta dal vescovo Livio Corazza.
“Penso che molti giovani – ha scritto il card. Farrel – nei primi incontri con lui, devono aver avuto un sussulto di gioia, misto a sorpresa, e devono aver pensato dentro di sé: Ciò che dice questo prete è vero! È proprio quello che io sento. È la realtà che sto vivendo. Questo sono io! A volte l’ho intuito, ma non ho mai saputo esprimerlo così!”. In questo senso, dico che don Giussani ‘ha preso sul serio l’uomo’: si è misurato con la realtà umana più profonda, quella che non cambia mai, che non è legata a un’epoca storica, a una cultura, a un luogo geografico”.
L’avvocato Valerio Girani, responsabile diocesano della Fraternità, ricorda l’intenzione con la quale si celebreranno le messe: “In questo anno giubilare chiediamo a Maria ‘di speranza fontana vivace’ la grazia di ripetere ogni giorno il nostro fiat. La Madonna di Lourdes protegga il cammino della Fraternità e faccia crescere in noi la gratitudine per il dono di don Giussani alle nostre vite e l’amore alla Chiesa che desideriamo servire. Invochiamo su di noi e sul mondo intero il dono della pace”.