Forlì, l’Amministrazione comunale ha ricordato don  Francesco Ricci in occasione del “Giorno della Libertà” 

Nel calendario istituzionale della Repubblica italiana, il 9 novembre è stato il “Giorno della Libertà”, momento di riflessione in ricordo della Caduta del Muro di Berlino avvenuta, in quella data, nel 1989. La tappa della memoria venne istituita dal Parlamento nel 2005 e ha l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo della liberazione dei Paesi oppressi dai regimi di tipo comunista e l’auspicio di affermare la democrazia per tutti i popoli schiacciati da totalitarismi. Quest’anno la riflessione sarà incentrata sulla figura di don Francesco Ricci, sacerdote forlivese che operò per diversi anni con impegno per approfondire la conoscenza in Italia e in occidente dei Paesi dell’Europa dell’Est e delle privazioni alla libertà di opinione e pensiero che subivano a causa di dittature comuniste. Don Francesco garantì sostegno e aiuti a quelle popolazioni oppresse, anche recandosi, più volte, personalmente oltre cortina. 

Nella primavera scorsa, la sua memoria è stata insignita di una importante onorificenza dalla Repubblica di Polonia. Per commemorare questa straordinaria testimonianza umana e culturale, il Comune e il Centro Don Francesco Ricci promuoveranno un incontro che si svolgerà nella Sala del Consiglio Comunale giovedì 28 novembre, alle ore 20.30, alla presenza dell’Ambasciatore della Polonia presso la Santa Sede e del Console polacco di Milano. “In attesa dell’incontro – afferma il vicesindaco Vincenzo Bongiorno – ho reso onore alla memoria di don Francesco a nome dell’intera città. A 35 anni dalla caduta del Muro di Berlino, il suo insegnamento e il suo esempio sono ancora oggi di grande attualità e devono continuare a costruire consapevolezza dell’importanza di opporsi ad ogni forma di totalitarismo e di negazione della libertà”.