Santa Sofia: riapre la piscina del centro sportivo gestito dalla cooperativa di comunità
Riaprirà sabato 15 giugno la piscina di Santa Sofia situata all’interno del centro sportivo gestito dalla cooperativa di comunità Rigenera in via Mascagni 6. L’impianto si aggiunge alle sale fitness, agli spazi polifunzionali e al campo da padel della struttura che ha riaperto i battenti un paio di anni fa grazie proprio all’impegno della cooperativa di comunità. “La piscina di Santa Sofia è l’unico impianto del suo genere di tutto il fondovalle”, sottolinea Sebastiano Pepe, presidente di Rigenera. “La prima struttura analoga operativa si incontra, infatti, solo a Forlimpopoli, dove gli abitanti di Santa Sofia e dei comuni limitrofi che desiderano praticare nuoto, fino a ieri, erano costretti a spostarsi”.
Lo stabile del centro sportivo che accoglie la piscina, oggi proprietà di Rigenera a seguito della donazione da parte di I.C.S. (Istituto di Credito Sportivo), vede così ritrovata buona parte della sua ragione d’essere, essendo questo uno dei servizi più richiesti dalla comunità locale. “La piscina – aggiunge Pepe – era chiusa dall’inizio della pandemia e non era più stata riaperta. Grazie poi alla sinergia tra alcuni operatori sportivi del territorio e la precedente gestione si è deciso di costituire la cooperativa di comunità Rigenera e riaprire l’intero centro sportivo”.
La struttura comprende una vasca di 25 metri di lunghezza per 7 di larghezza con una profondità crescente da 1,2 a 1,4 metri. Sarà aperta per lo svolgimento di attività di nuoto libero, corsistica e fitness in acqua, comprensivo di hydrobike. Il 15 giugno è prevista anche una piccola cerimonia di inaugurazione alle 16 con un momento di festa che si svolgerà nello spazio esterno dove è presente anche il campo da padel. “La riapertura della piscina – sottolinea il presidente di Rigenera – è senza ombra di dubbio una delle tappe più importanti del percorso fin ora svolto dalla cooperativa, il cui interesse primario è quello di riportare servizi alla collettività che possano essere strumento per combattere lo spopolamento e offrire opportunità di sviluppo e lavoro per i residenti, in particolar modo i giovani”.