L’Albero dei Tutti ha lasciato Forlì: continua il suo viaggio per l’Italia
L’Albero dei Tutti, la più grande scultura dedicata a tutte le vittime di mafia, dell’artista Gregor Prugger ha lasciato Forlì nel pomeriggio di mercoledì 6 marzo verso Vimercate, tappa successiva del suo viaggio per l’Italia. Un viaggio partito da Palermo nel 2022 per celebrare il trentennale dalle stragi di mafia del 1992 e che, nei cinque mesi di permanenza a Forlì dell’Albero dei Tutti, ha visto il progetto artistico più importante, tra quelli portati avanti dalla Fondazione Falcone, diventare meta di migliaia di visitatori. Tanti i forlivesi che hanno voluto così rendere omaggio all’impegno della Fondazione nel diffondere un messaggio di legalità attraverso fondamentali veicoli come arte e cultura, soprattutto verso i più giovani.
A Forlì, in particolare, le storie delle vittime di mafia che l’Albero dei Tutti vuole ricordare si sono unite a quelle delle vittime di persecuzioni razziali e antifascisti attraverso il percorso guidato “Dalle pietre d’inciampo all’Albero dei Tutti” a cura di Simona Palo, referente Fondazione Falcone in Emilia Romagna, assieme a Maurizio Gioiello, che ha voluto così legare due opere artistiche dal profondo valore civile. Numerosi sono stati gli appuntamenti promossi dalla Fondazione Falcone sul territorio permettendo di raccogliere, intorno all’Albero, gruppi di adulti (soci Circolo Aurora, rappresentanti regione Emilia Romagna Soroptimist Club International, Funzionari Cisl Emilia Romagna, Pro Loco Faenza, Gruppo Scout S.Caterina, per citarne alcuni) e studenti di diverse età (classi delle Scuole medie Palmezzano e Maroncelli, classi della Scuola elementare Diego Fabbri e Scuola primaria paritaria S. Maria del Fiore, Liceo Artistico e musicale A. Canova) a partire dalla presentazione del libro ‘Cesare Terranova Giudice Onorevole’ di Luca Gulisano, le visite guidate per gruppi, famiglie e bambini condotte da Simona Palo, la serata dedicata alla storia della famiglia Matatia e raccontata nel libro ‘I vicini scomodi’ di Roberto Matatia.
La presenza dell’Albero dei Tutti a Forlì, un omaggio della Fondazione Falcone al popolo romagnolo per il coraggio dimostrato nella terribile alluvione vissuta nel maggio dello scorso anno, è stata apprezzata nelle visite di personalità come il Prefetto di Forlì, Dott. Rinaldo Argentieri che ha partecipato personalmente al percorso guidato Pietre d’inciampo-Albero dei Tutti, il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che raccogliendo l’invito della Fondazione Falcone ha partecipato alla guida di Simona Palo assieme al sindaco di Vimercate lo scorso 16 gennaio, a un anno esatto dalla cattura di Matteo Messina Denaro, e la personale visita, il 23 febbraio, del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha definito il progetto artistico “una lodevole e significativa iniziativa per la legalità”.
“Grazie per la straordinaria ospitalità e accoglienza riservata alla Fondazione Falcone e al progetto che ho avuto l’onore di curare: L’albero dei Tutti si è trovato a casa grazie a Simona Palo, al professor Gioiello, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia di Stato, al Comune di Forli, alla Fondazione CariRomagna, al Circolo Aurora”: così il curatore della Fondazione, presieduta dalla prof.ssa Maria Falcone, Alessandro de Lisi. “La memoria, se arde, serve a cambiare il mondo. Ovverosia se si antepone la costruzione di un pensiero collettivo al ricordo, se si partecipa un dolore con l’obiettivo coraggioso di trasformarlo in energia, se si interpretano i fatti con rigore, senza rubarne il senso e anzi, a maggior ragione, se questi fatti dolorosi sono interrogati, sulle cause, sulle connivenze, sulle convenienze che ne hanno determinato l’accadimento, si è intrapresa la salita rocciosa necessaria per cambiare il mondo. La montagna e la guerra insegnano il silenzio, a volte le due cose possono sfortunatamente coincidere. Così come la fragilità del legno e la devozione verso questi, resta tutto vivo e ardente – come quel Roveto – se viene custodito, come avete fatto voi”.
“E sono certo che nei lunghi anni d’impegno di ciascuna e ciascuno di voi quest’insegnamento è penetrato profondamente nell’animo umano delle donne e degli uomini valorosi che compongono la società civile di Forlì, con disciplina e onore capaci di ascoltare. Per la comunione di sentimenti di Patria e di popolo, per quello spirito creativo di adattamento al tempo, al linguaggio e al luogo che si vive, la Fondazione Falcone trova naturale ora dirvi sentitamente “grazie”, come è stato naturale chiedervi sostegno e ospitalità. E adesso andiamo via, l’opera proseguirà il viaggio in Italia, prossima tappa Vimercate, poi Taranto, poi in estate a Bruxelles e in autunno negli Stati Uniti, a New York per il Columbus Day nella sala quarantena dell’edificio immigrazione dell’Isola di Ellis”.
La Fondazione Falcone ringrazia le squadre dei Vigili del Fuoco di Forlì e la Polizia Municipale per l’importante supporto nelle operazioni di smontaggio dell’Albero. (S.P.)