“Un ponte tra le generazioni”: un incontro all’ex Asilo Santarelli sulle relazioni intergenerazionali
Mercoledì 20 marzo alle ore 18.00 presso il l’ex Asilo Santarelli in via Caterina Sforza n. 45 a Forlì si svolgerà l’evento “Un ponte tra le generazioni” organizzato dall’Associazione di Volontariato Progetto Ruffilli Odv con il Patrocinio del Comune di Forlì, Città Universitaria di Arte, Cultura e Sport, dell’Ausl Romagna, della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, della Regione Emilia-Romagna e con il contributo del Lions Club Forlì Cesena Terre di Romagna. Il tema dell’incontro è salute e tecnologia, benessere e società, nelle relazioni intergenerazionali. Intervengono il dott. Antonio Maturo, docente di sociologia della salute dell’Università di Bologna che approfondirà il tema della salute e della comunicazione nell’era dei social media, la dott.ssa Fausta Martino psicologa clinica della riabilitazione che affronterà il tema dei nostri spazi di incontro e socializzazione per tornare a stare bene insieme, con la partecipazione di Gian Piero Pizzol attore, regista e scrittore che ci offrirà spunti di riflessione. Introduce l’incontro la dott.ssa Alessandra Ascari Raccagni, presidente del Consiglio Comunale di Forlì.
Durante la serata le associazioni Salute e Solidarietà, l’Associazione Cardiologica Forlivese e la Caritas diocesana porteranno le loro esperienze negli incontri e rapporti tra le diverse generazioni. Modera Elena Contri, presidente dell’Associazione Progetto Ruffilli. L’iniziativa è inserita nel progetto “Come a Casa”, inteso come luogo nel quale si sta bene, dove ci si muove in autonomia vivendo gli spazi e gestendo le relazioni con l’obbiettivo di favorire la conoscenza reciproca, accomunate non dall’età anagrafica ma dalla stessa voglia di sentirsi bene. Proporre questo incontro nella sala grande dell’ex Asilo Santarelli ha un valore molto importante e simbolico poiché è un luogo che racchiude i ricordi di molti bambini di ieri, adulti e nonni di oggi. Giovani, adulti e anziani che condividono uno spazio di relazione nella nostra città che desiderano confrontarsi, con un linguaggio comprensibile a tutti, per tornare a riflettere e a migliorare la vita e la salute di ciascuno. La partecipazione è libera e gratuita.