“Archeologia in dialogo”: nuovo appuntamento del ciclo sul castello di Ceparano e i villaggi fortificati nell’Appennino romagnolo
Proseguono gli appuntamenti del ciclo “Archeologia in dialogo”. Il Museo “A. Santarelli” come luogo di relazioni, ricerca e conservazione, a cura di Italia Nostra Sezione di Forlì e Associazione Culturale La Foglia. Venerdì 1 marzo, ore 17.30, al Circolo Aurora (corso Garibaldi 80 Forlì) i relatori Enrico Cirelli e Debora Ferreri (Università di Bologna) interverranno sul tema “Il castello di Ceparano e la nascita dei villaggi fortificati nelle vallate dell’Appennino romagnolo”.
Il castello di Ceparano si trova al di sopra di uno sperone roccioso in calcarenite (spungone), posto nelle vicinanze del Rio Crete sulla destra idrografica del fiume Marzeno, sulle prime alture di Faenza. La prima menzione del toponimo risale all’anno 965, in un documento dell’Archivio del monastero di S. Andrea Maggiore; un altro documento del 970 si trova nell’Archivio arcivescovile di Ravenna. Oltre al castello nelle testimonianze scritte vengono anche menzionate diverse abitazioni e strutture che dipendono dal fortilizio ma che si trovano all’esterno. Gli scavi archeologici, iniziati nell’estate del 2018, hanno riportato alla luce le strutture del fortilizio medievale e due aree cimiteriali, oltre a una diffusa area abitativa sull’altura opposta rispetto all’area signorile e lungo le pendici che digradano verso il Marzeno. A partire dalle ricerche in corso nel sito, l’incontro amplierà lo sguardo al fenomeno dell’incastellamento nell’Appennino romagnolo.
Enrico Cirelli è ricercatore all’Università di Bologna. Svolge le sue attività nell’ambito dell’archeologia medievale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti in particolare alla cultura materiale, alle trasformazioni delle città e del territorio nel Mediterraneo, alla nascita dei castelli nel Medioevo europeo e allo sviluppo delle tecniche e delle produzioni artigianali. Attualmente i suoi progetti sono incentrati sulle trasformazioni dei paesaggi rurali in area mediterranea, dirigendo scavi e ricognizioni in Croazia (Istria), Albania, in Italia centrale (Romagna-Toscana, Lazio) e Sicilia. Dirige gli scavi archeologici del castello di Rontana e di Ceparano. Autore di numerose pubblicazioni ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti da prestigiosi Centri e Istituti, tra cui la Fondazione Alexander von Humboldt.
Debora Ferreri, dottore di ricerca in Archeologia Medievale, dal 2015 è professore a contratto presso l’Università di Bologna. Ha dedicato i suoi studi in particolare all’archeologia funeraria fra Tarda Antichità e Medioevo e ha maturato una lunga esperienza sul campo. In Romagna ha preso parte, come responsabile di scavo, alle indagini presso la Pieve di Santa Reparata (Terra del Sole, FC), la Basilica di Santa Reparata e il Complesso di San Severo a Classe (RA). Codirige le indagini archeologiche del Castello di Rontana e quelle del Castello di Ceparano.