Al Teatro Comunale di Predappio si alza il sipario sulla stagione dialettale
La presenza della tradizione romagnola sul palco del Teatro Comunale non è soltanto un’esperienza teatrale, ma un atto di preservazione culturale. In un mondo sempre più omogeneo, Predappio e la direzione artistica del Teatro delle Forchette, dimostra il suo impegno nel mantenere viva la propria identità, offrendo al pubblico un viaggio attraverso le radici e la storia che rendono unica una comunità.
Si apre il 23 febbraio con una delle compagnie storiche del territorio forlivese, la Compagnia d’la Zercia, con “Ridar da murì” tre atti brillanti di Paolo Maltoni. Il testo, offre la possibilità di mantenere dei rapporti credibili con l’attualità, aspetto non sempre facile per il settore teatrale-dialettale. La storia scritta dall’autore ha alla base il tema dell’attrattiva che il denaro, tanto più se accompagnato dal miraggio di un facile arricchimento, esercita sulle persone. Venerdì 1 marzo la Compagnia della Parochia di Carpena con “Do Ov” commedia brillante di Romano Comandini. La storia si svolge nella modesta abitazione di Paolo e Beatrice che ospitano Bianca, una eccentrica cugina benestante, con la speranza che possa contribuire all’economia famigliare molto instabile. I due coniugi faranno di tutto per fare in modo che i loro due figli possano ereditare gli averi della parente, ma ben presto si accorgeranno che gestire Bianca non è così semplice come pensavano.
Chiude la rassegna lo spettacolo la Compagnia di San Tomè con il nuovo spettacolo “A jò una bëla fiôla”, venerdì 8 marzo. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.00. Ingresso unico 8 euro. I biglietti sono già acquistabili tramite la piattaforma Webtic con diritto di prevendita a 1 euro. Infoline: 0543.1713530; 339.7097952; 347.9458012.