Torna il ciclo di incontri promosso dalla sezione forlivese di Italia Nostra “Archeologia in dialogo”
Circa 130 persone hanno assistito, martedì sera, alla presentazione della nuova edizione di Archeologia in dialogo, in occasione della proiezione del film “La Chimera” di Alice Rohrwacher, presso la Sala San Luigi. Il ciclo di incontri, promosso dalla sezione forlivese di Italia Nostra e dall’Associazione culturale La Foglia, per il terzo anno consecutivo mantiene vivo l’interesse per il Museo archeologico “A. Santarelli”, chiuso dal 1996, proponendo approfondimenti sulle ricerche in corso nel nostro territorio e, novità di quest’anno, visite ed escursioni. Il tema scelto per questa nuova edizione – “Identità e paesaggio” – segna la convergenza di due aspetti su cui Italia Nostra è stata particolarmente attiva negli ultimi anni.
Il primo appuntamento è fissato per il 9 febbraio, quando Mirko Traversari e Sergio Spada presenteranno una rilettura della figura di San Mercuriale alla luce dei dati emersi dalle indagini antropologiche sui resti del protovescovo. L’1 marzo l’attenzione si sposterà alle colline con Enrico Cirelli e Debora Ferreri dell’Università di Bologna che porteranno il pubblico alla scoperta del castello di Ceparano e del fenomeno che portò alla nascita dei villaggi fortificati in Romagna. Il 22 marzo Antonio Curci e Ferruccio Cortesi (Università di Bologna) e Patrizia Tamburini (Le Romagne) racconteranno le ricerche in corso a Val Fantella e Montalto, siti caratterizzati da una storia millenaria, fra vita quotidiana, pratiche funerarie e culti delle acque. Gli stessi luoghi saranno meta, il 14 aprile, del primo degli “itinerari”, visite in loco, che arricchiscono il programma.
Il 12 aprile vedrà il gradito ritorno a Forlì di Giovanni Brizzi, professore emerito dell’Università di Bologna, profondo conoscitore del mondo romano, che presenterà il suo nuovo libro “Imperium. Il potere a Roma”, uscito da poche settimane per Laterza. Ultimo appuntamento della primavera riguarderà un vero gioiello dimenticato del patrimonio culturale cittadino, la Collezione Melandri, che gli organizzatori hanno definito un “cold case” forlivese. A parlare della complessa vicenda che riguarda questa preziosa raccolta di materiali, in particolare reperti di età romana e maioliche medievali e rinascimentali, sono stati chiamati Carolina Ascari Raccagni e Kevin Ferrari, funzionari archeologi delle Soprintendenze rispettivamente di Bologna e Ravenna, e Flora Fiorini, dei Musei Civici di Imola.
Il progetto, curato da Riccardo Helg e Luciana Prati (Italia Nostra Sezione di Forlì) e da Alessia Morigi dell’Università di Parma, ha ricevuto il patrocinio della Società di Studi Romagnoli e del Programma S.F.E.R.A. dell’Università di Parma ed è dedicato alla memoria della prof.ssa Gabriella Poma, Socia onoraria di Italia Nostra, che diede un contributo fondamentale all’ideazione dell’iniziativa. Gli incontri si terranno presso il Circolo Aurora, con inizio alle 17.30, con ingresso libero. Nuovi appuntamenti sono previsti per l’autunno per la seconda parte del progetto.