Digitalizzazione e micro imprese: Confartigianato promuove un percorso di accompagnamento
Il sistema imprenditoriale si trova di fronte a una nuova rivoluzione: il Piano Industria 5.0 dovrebbe sostituire il precedente 4.0, che ha favorito la massiccia transizione tecnologica delle imprese, resa ancora più urgente dai limiti imposti dalla pandemia. “Con il lockdown anche le imprese più restie hanno fatto ricorso allo smart working, a meeting su zoom o all’e-commerce, spinti dall’urgenza di non fermare completamente l’attività produttiva. Questa esperienza ha insegnato che il cambiamento non può essere evitato, si può solo decidere se governarlo o subirlo”, chiarisce Gianluigi Bandini responsabile del settore innovazione, credito e sviluppo di Confartigianato di Forlì.
E continua: “Un imprenditore, che non coglie al meglio le opportunità dell’intelligenza artificiale, rischia di avere un gap di competitività difficilmente colmabile. Siamo consapevoli delle difficoltà che una micro o piccola impresa deve affrontare approcciando questi temi, allo scopo stiamo organizzando un percorso formativo, con l’ente di formazione del sistema Confartigianato, Form.Art, per aiutare gli imprenditori a diventare consapevoli delle nuove tecnologie, scoprendo, per esempio, che l’adozione dell’intelligenza artificiale nel processo produttivo delle imprese artigiane non è solo possibile, ma auspicabile. È indispensabile spazzare via i tanti pregiudizi che nascono da una cattiva informazione. Senza dimenticare che con la diffusione della tecnologia anche nell’impresa artigiana sarà possibile avvicinare i giovani, oggi poco propensi a valutare l’impiego in questo settore. Un modo per superare anche la ormai cronica difficoltà delle imprese nel reperimento della manodopera”.
Giovedì 8 febbraio alle 17.00 si terrà la presentazione del corso, nella sede di Confartigianato di Forlì in viale Oriani 1. Conclude Bandini “Come associazione vogliamo essere partner degli associati anche in questo cambio culturale, fondamentale per la sopravvivenza stessa dell’artigianato e della sua valenza per il made in Italy”.