Federconsumatori: inaccettabile la cancellazione dello sconto sull’Iva al 5% sul gas

Il 2024 si apre all’insegna di forti rincari per le famiglie. La cancellazione dello sconto sull’Iva al 5% sul gas pesa sulle tasche di consumatori e consumatrici. Il Governo ha ignorato gli appelli delle associazioni, e dal 1° gennaio l’Iva è passata dal 5% al 10% per i primi 480 mc consumati e al 22% per i consumi eccedenti: va considerato che il consumo medio annuo di una famiglia è pari a 1400 mc. Questi costi sono insostenibili. Con l’abolizione delle agevolazioni per consumatori e consumatrici, ogni famiglia pagherà in media oltre 100 euro all’anno in più sulla bolletta del gas.  La decisone del governo di non rinnovare lo sconto sull’Iva del gas arriva in un momento complicato per le famiglie.

A questa condizione si aggiungono gli incrementi dovuti al passaggio sul mercato libero che determineranno, secondo le valutazioni condivise finora, aggravi delle bollette pari al  +11% per le offerte sul mercato del gas a prezzo variabile e +49% per quelle a prezzo fisso. Situazione ancora peggiore per gli utenti con contratto a prezzo fisso che non beneficiano di nessuna riduzione del costo del gas e risentono interamente dell’aumento della tassazione. In condizione ancora peggiore si ritrovano quegli utenti, non certo ricchi, con un reddito Isee compreso tra € 9.531 e € 15.000 che dal 1 gennaio perdono il bonus energia perché il governo non ha rifinanziato neppure questa misura. Le famiglie sono state lasciate alla deriva, senza sconti e senza bonus per affrontare le spese.  In assenza di nuovi interventi le difficoltà generali delle famiglie medie sono destinate ad appesantirsi e faranno scivolare le fasce sociali più deboli verso la linea della povertà energetica e della povertà in senso generale, entrambe da tempo in incremento.

Si ricorda che il 10 gennaio finisce servizio di maggiore tutela. Per i clienti cosiddetti “vulnerabili” – che hanno compiuto 75 anni; in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio, percettori di bonus); soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92; per utenza che serve una abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi – è possibile continuare ad usufruire tariffe amministrate dall’autorità. Precisiamo anche che nel caso fossero passati al mercato libero, potranno rientrare nel mercato tutelato. Mentre i non vulnerabili dovranno invece scegliere il gestore ed il contratto a mercato libero più conveniente. Si ricorda inoltre che Federconsumatori resta a disposizione per rispondere alle domande sui contratti gas e energia elettrica. Gli uffici Federconsumatori della provincia sono in via T. M. Plauto 90 Cesena, tel. 0547.642134, e in via Pelacano 12 Forlì, tel. 0543.371170.