Il linguaggio per una nuova ecologia delle relazioni: un workshop sul tema nell’ambito del Festival del Buon Vivere
Nell’ambito del Festival del Buon Vivere 2023, il Soroptimist International Club Forlì, in collaborazione con il Comitato Dante Alighieri di Forlì-Cesena, presentano il workshop dal titolo “Il potere del linguaggio per una nuova ecologia delle relazioni: l’ecolinguistica come veicolo di cambiamento e di esplorazione delle narrazioni e delle relazioni”. Il laboratorio, incentrato sul linguaggio e sul prendersi cura delle parole che vengono utilizzate nelle relazioni, per un rinnovato benessere interiore e una inedita consapevolezza del concetto di comunità, si terrà martedì 26 settembre, dalle 17.30 alle 19.30, al Chiostro del Museo san Domenico. Così gli organizzatori entrano nel merito della loro proposta culturale:
Perché questo titolo?
Perché noi del Soroptimist International crediamo che il buon vivere cominci dalla buona comunicazione. Mai come oggi il linguaggio ci condiziona, ci aiuta o ci deprime. Anche nei momenti critici come quello vissuto dalla Romagna durante l’alluvione. Comunicare è fondamentale per capire quale soluzione e quale strada intraprendere per costruire una nuova ecologia delle relazioni. E le relazioni sono al centro degli obiettivi a lungo termine del Soroptimist International, un’associazione mondiale di donne per le donne che si esprime attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione.
Perché un workshop sul linguaggio?
Perché il linguaggio crea relazioni e le relazioni ci aiutano a stabilire connessioni significative con gli altri, a condividere esperienze, a risolvere conflitti. Prendersi cura delle parole che utilizziamo nelle relazioni è una scelta importante che può condurci sulla strada di una rinnovato benessere interiore, di una inedita consapevolezza del concetto di comunità rispettosa dell’ambiente e di tutte le forme di vita che lo abitano; significa costruire anche un linguaggio al servizio di una coscienza nuova, immersa in un processo culturale che fa del linguaggio un gesto di cura. Un gesto che mai come oggi è tanto necessario e urgente fare.
Perché parlare di Ecolinguistica?
Perché l’ecolinguistica esplora il ruolo del linguaggio nelle interazioni che sostengono la vita degli esseri umani, delle altre specie e dell’ambiente fisico. Perché ci aiuta a inquadrare le nostre narrazioni in una determinata filosofia ecologica che vede gli esseri umani non solo come parte della società, ma come parte di ecosistemi più vasta.
Di cosa si occupa l’Ecolinguistica?
L’ecolinguistica si impegna ad analizzare criticamente tutti i discorsi scritti e orali che vengono prodotti da una comunità mettendoli in relazione all’ambiente che essa abita. Quest’operazione può essere condotta sia a livello locale (per esempio analizzando le diverse parole che più dialetti locali utilizzano per indicare una stessa specie vegetale) sia a livello globale. Si tratta di analizzare in che modo una certa cultura c’induce a pensare tali relazioni e, conseguentemente, ad agire. Verbo, è bene precisarlo, che non si riferisce all’azione in senso stretto, ma anche all’interazione linguistica, secondo una visione pragmatica della lingua, che non si limita a “dire” ma che è anche capace di “fare”. Le narrazioni della nostra realtà, infatti, sono vere e proprie “riserve di valori”, intessute non solo di “fatti” ma intimamente caratterizzate da ideologie di fondo, metafore, valutazioni e perfino da significative omissioni.