“Mettiamoci all’opera!” ovvero “Il Barbiere di Siviglia” in scena al Teatro Testori di Forlì
Il progetto “Mettiamoci all’opera!” a cura dell’associazione culturale “InArte. Projects of Cultural Integration” nasce dalla constatazione che l’opera lirica, un genere musicale e un’eccellenza “made in Italy” che ci ha reso famosi nel mondo, sta lentamente scomparendo, è sempre meno rappresentata e occupa uno spazio decisamente secondario nella vita culturale delle nostre comunità. L’opera è una forma d’arte straordinaria e potente a cui purtroppo molte persone, specialmente i più giovani, non hanno avuto accesso, ancora non la conoscono perché non gli è stata trasmessa e perciò non hanno potuto innamorarsene. InArte, con 25 anni di esperienza in campo didattico musicale, ha voluto lanciare questo progetto sfidante per provare ad invertire la rotta, per consentire all’opera di tornare ad emozionare ed appassionare, accompagnando il pubblico di bambini e famiglie alla sua meravigliosa ri-scoperta. Per mostrare loro quanto l’arte e la bellezza siano vicine e alla portata di tutti. “Mettiamoci all’Opera!” è partito con una grande iniziativa di crowdfunding che ha raccolto la fiducia e l’entusiasmo di sponsor e sostenitori: grazie a BCC Ravennate, Forlivese e Imolese, Unistore, Carlo e Filippo Venturini e a decine di piccoli e grandi donatori è stato possibile raggiungere quei risultati che oggi sono stati illustrati.
Nei mesi appena trascorsi, sono state coinvolte varie classi delle scuole primarie e secondarie di Forlì – specificatamente: classi III C-E Scuola Primaria Bersani, classi dalla II alla V Scuola Primaria Matteotti, classi I e II A-B Scuola Primaria Focaccia così come gli allievi di canto di Forlì e Bellaria Igea Marina delle Scuole di Musica InArte – per raccontare loro la trama e il contesto dell’opera che abbiamo scelto di rappresentare, “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini. L’obiettivo del lavoro era riuscire a trasferire la magia dell’opera lirica, della sua musica, dei suoi personaggi, di costumi e scene attraverso un preciso approccio didattico, che semplifica ma non banalizza; l’opera è stata adattata con accorgimenti brillanti per essere compresa e vissuta dal pubblico più giovane e dalle famiglie, con l’ausilio di un personaggio mediatore che collega le scene principali. Si è lavorato, in particolare, per coinvolgere i bambini all’interno dello spettacolo, tutti si sono davvero “messi all’opera” con grande slancio e hanno imparato alcune delle arie corali più significative che non vedono l’ora di fare ascoltare al pubblico. Le recite de “Il Barbiere di Siviglia” – adattato nell’occasione e confezionato in spettacoli da circa 60/70 minuti – si svolgeranno presso il Teatro Testori (via Vespucci 13, Forlì), storica istituzione che sempre sostiene e accompagna le iniziative di InArte, con comunicazione che sarà seguita da Casa Walden.
A dare voce e figura ai personaggi protagonisti dell’opera sarà un cast di bravissimi interpreti che si sono adoperati con impegno ed entusiasmo a trasmettere la loro passione anche ai “colleghi” più piccoli. Si tratta di: Federico Buttazzo Conte d’Almaviva – tenore; Gianandrea Navacchia Figaro – baritono; Daniela Bertozzi Rosina – mezzosoprano; Roberto Gentili Don Bartolo – baritono; Francesca Tisano (Teatro Testori) – attrice e narratrice. Le allieve e gli allievi della classe III E del corso di scenografia del Liceo Artistico e Musicale “Antonio Canova” di Forlì, guidati dal Prof. Cristian Casadei, hanno realizzato le scenografie e contribuito alla realizzazione di un libretto originale e dettagliato che agevolerà ulteriormente l’ascolto e la fruizione dell’opera. Ad accompagnare dal vivo le performance ci sarà un ensemble di 11 elementi dell’orchestra La Corelli, guidati dall’abile bacchetta del giovane direttore Jacopo Rivani. L’adattamento scenico è stato affidato ad Andrea Farì e Ilaria Mazzotti, fondatori di InArte, che hanno grande esperienza in spettacoli didattici in collaborazione con altre realtà del territorio che seguono giovani cantanti lirici.
Il 9 maggio saranno due le recite in programma: la prima, alle 14.30, sarà dedicata alle scuole e parteciperanno tutte le classi direttamente coinvolte nel progetto. Alle ore 20.45 si terrà la recita aperta a tutta la cittadinanza. L’ingresso sarà a titolo gratuito sino ad esaurimento posti; per chi volesse garantirsi preventivamente una poltrona in platea sarà sufficiente inviare una mail a allopera.inarte@gmail.com entro lunedì 8 maggio. Sarà necessario indicare un nominativo di riferimento, il numero di biglietti che si desidera prenotare ed un recapito. La serata raccoglierà fondi, tramite offerta libera, a favore di Ammp (Associazione Morgagni Malattie Polmonari Odv) per il sostegno alla ricerca scientifica in ambito sanitario. Questa iniziativa, che coniuga l’impegno e la passione di associazioni, ragazzi, scuole e famiglie, non sarebbe stata possibile senza il supporto del Comune di Forlì, ed in particolare dell’Assessore Valerio Melandri (Cultura e Università) e dell’Assessore Paola Casara (Servizi educativi, scuola e formazione; politiche giovanili).
Così l’assessore Melandri: “Non poteva che nascere da una scuola musicale forlivese questo progetto volto a far conoscere ai giovani la bellezza dell’opera lirica. Forlì ha una storia di bel canto iniziata nella seconda metà dell’800 con il tenore Angelo Masini, e poi svaporata: ci voleva Ilaria Mazzotti convinta che l’indifferenza delle nuove generazioni per la lirica sia dovuta alla non conoscenza. Se non conosciamo qualcosa o qualcuno, come possiamo innamorarcene? Siamo accomunati in questo lavoro di conoscenza e diffusione della bellezza: amministratori e artisti, insegnanti e allievi. È il vero lavoro culturale, quello che cambia noi stessi e perciò la storia della nostra città”.
Queste invece le parole del prof. Cristian Casadei: “Progetti specifici come questo, permettono agli studenti iscritti presso il corso di Scenografia, di potersi misurare con una messa in scena legata all’opera lirica, riproposta in formula di spettacolo rivolto, in primis, ai ragazzi e dai ragazzi stessi realizzato. Un’occasione dalla spiccata valenza formativa oltre che marcatamente didattica in campo scenografico poiché vede lo studente confrontarsi con l’iter complessivo previsto dalle indicazioni ordinamentali della disciplina in oggetto, partendo quindi dall’ideazione e progettazione degli elementi scenici, degli oggetti di scena, degli accessori, dei fondali scenografici, realizzati bidimensionalmente e tridimensionalmente in scala idonea, attraverso il consueto lavoro in classe per poi passare ad una realizzazione ed utilizzo a tutti gli effetti sul palco. Il tutto all’interno di uno spettacolo strutturato e, quindi, con le problematiche da risolvere “in diretta” ed attraverso prove e valutazioni oggettive circa la funzionalità. In questo modo la didattica e l’acquisizione delle competenze specifiche risultano rinforzate, consolidandosi attraverso la sperimentazione in prima persona di “spaccati” laboratoriali che, oltretutto, considerata la platea di riferimento, assumono valore orientativo nei confronti delle scelte scolastiche e di vita delle future generazioni”.
Come detto, merita di essere sottolineato l’intento didattico di questa iniziativa che si rivolge ai giovani, in primis, ma non solo a loro: il fine formativo è diretto anche alle famiglie, agli adulti che accompagneranno i bambini a teatro e che ci si auspica possano uscire dallo spettacolo più consapevoli, curiosi e appassionati di quanto sono entrati. A questo fine, sarà importante contare sulla collaborazione “attiva” e partecipativa di tutto il pubblico anche nella recita serale, proprio come avverrà per la pomeridiana delle scuole: affinché anche chi è seduto in platea si senta parte dello spettacolo. Per questo motivo, nel corso della rappresentazione, sarà chiesto agli spettatori di cantare una delle arie più celebri del Barbiere, “La calunnia”, che essi potranno provare e preparare nei giorni precedenti la recita – proprio come fanno i veri artisti – collegandosi a questo link, in cui si trova melodia e testo: https://www.inarteonline.com/eventi/mettiamoci-all-opera-ovvero-il-barbiere-di-siviglia/
“InArte. Projects of Cultural Integration” è un’associazione culturale nata nel 1998 a Forlì, da un’idea di Ilaria Mazzotti e Andrea Farì ed è l’associazione del terzo settore che promuove la campagna “Mettiamoci all’opera!”. Obiettivo fondante è la volontà di diffondere un nuovo approccio relazionale basato sulla musica come linguaggio universale, che si impara dall’esperienza e dal “fare”. Nel 2004 InArte ha fondato Accademia InArte, scuola di Musica di Forlì accreditata alla Regione Emilia-Romagna, al Ministero dell’Istruzione e convenzionata con importanti Conservatori Statali, che attualmente è frequentata da 350 bambini, ragazzi e adulti. Dal 2015, con bando pubblico InArte gestisce anche la Scuola comunale di musica e Il Centro Culturale Vittorio Belli: Arte, Musica, Ambiente di Bellaria Igea Marina (RN) che conta oltre 120 iscritti. I progetti delle scuole di musica gestite da InArte partono dall’idea che la musica sia un linguaggio fondamentale per lo sviluppo equilibrato della sensibilità ed intelligenza di bambini e adulti. Fare musica ci rende più empatici, dà un senso di benessere, allevia lo stress, affina l’ascolto e, come dimostrano studi nel campo delle neuroscienze, migliora l’attenzione e rafforza la memoria e le abilità logico-matematiche. Quella musicale è una formazione sempre più importante in una società che spinge alla competizione, all’individualismo, alla chiusura in sé stessi.