Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, al via il bando annuale per il 2023
Dal 2019 la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì indirizza le proposte progettuali spontanee degli enti ed associazioni del territorio attraverso la modalità del “bando” con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza nel processo di valutazione, assicurando nel contempo una maggiore flessibilità temporale grazie all’apertura di due distinte finestre per la presentazione delle domande, ovvero:
– una prima finestra che va dal 2 gennaio al 31 marzo 2023
– una seconda finestra che va dall’ 1 aprile al 30 giugno 2023,
Si ricorda che non tutti i Settori, e non tutte le tipologie di intervento, sono previsti nel Bando annuale perché alcuni obiettivi o tematiche sono oggetto di Bandi specifici (come Bando Sport per il settore “Attività sportiva”) o di progettazioni coordinate con attori sociali del territorio (come i progetti attivati nel Settore “Assistenza agli anziani”). Il primo riferimento per la definizione degli obiettivi generali del Bando annuale è costituito dai documenti programmatici della Fondazione (Programma Pluriennale di Attività 2021-2023 e Documento Programmatico Previsionale 2023, entrambi reperibili nel sito istituzionale della Fondazione www.fondazionecariforli.it), a cui si integrano gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals – SDGs).
Sempre in questo tipo di ottica trasversale, le giovani generazioni e il volontariato costituiscono due temi su cui la Fondazione auspica che gli enti possano riflettere ed elaborare proposte progettuali incisive ed innovative, in tutti i Settori di attività. Si ritiene infatti di prestare particolare attenzione alle proposte progettuali che valorizzino i giovani e il loro protagonismo, promuovendo l’inclusione e la parità di genere.
Il tema del volontariato è un altro dei riferimenti trasversali al Bando, con particolare riferimento da una parte alla loro necessità di ricambio generazionale nell’organizzazione e dall’altra alla loro opportunità di collaborare: per questo verranno considerate di particolare interesse le proposte progettuali che sapranno proporre un approccio strategico alle problematiche comuni, puntando sulla messa a sistema di azioni capaci di incentivare la condivisione di competenze, esperienze, ma anche risorse umane e strumentali, verso un’integrazione e un reciproco supporto tra le realtà, anche in un’ottica interdisciplinare.
Rinviando al bando integrale scaricabile dal sito della Fondazione per ogni informazione più puntuale, si ricorda che:
- sono destinatari del bando i soggetti pubblici, gli enti del terzo settore, le cooperative e le imprese sociali, le cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero e gli altri soggetti di carattere privato senza scopo di lucro che promuovono lo sviluppo economico o perseguono scopi di utilità sociale nel territorio di competenza della Fondazione,
- verranno privilegiati i soggetti aventi sede nel territorio di intervento della Fondazione e le proposte progettuali realizzate nel medesimo ambito,
- l’istruttoria dei progetti sarà effettuata dalla Fondazione solo dopo la chiusura delle rispettive sessioni,
- con riferimento all’eventuale ammontare del contributo disposto dalla Fondazione, si specifica che esso potrà risultare inferiore a quanto richiesto: in tal caso l’ente beneficiario è tenuto a verificare quanto prima la fattibilità della proposta progettuale alla luce delle risorse complessivamente ed effettivamente disponibili,
- non saranno ammesse all’iter di valutazione iniziative riconducibili a bandi già pubblicati o di prossima pubblicazione, nonché proposte progettuali già presentate nell’ambito di altri bandi e che non abbiano avuto riscontro positivo.
Ferma restando la prassi per cui le richieste di liquidazione, corredate dall’apposita documentazione, dovranno pervenire alla Fondazione entro 12 mesi dalla data indicata per la conclusione del progetto, si segnala che in considerazione della particolarità dell’attuale contesto e delle difficili condizioni economico-finanziarie degli enti, è prevista – esclusivamente per il Terzo Settore – la possibilità di richiedere l’erogazione anticipata di una prima tranche del contributo eventualmente deliberato, per una quota parte fino al 50% e per un importo massimo di 10.000 euro.