Consulta delle famiglie, la proposta: i centri commerciali chiudano a turno la domenica
Il 28 settembre la Consulta comunale delle Associazioni delle Famiglie ha ripreso la sua attività ordinaria dopo la pausa estiva. “Prima di cominciare a strutturare la programmazione del prossimo anno, ma anche per interrogarci sull’impatto che questo organismo ha sulle attività dell’amministrazione comunale – spiega Maria Cristina Terenzi, presidente della Consulta – ci siamo posti una duplice domanda: “cosa la politica chiede alla famiglia e cosa la famiglia chiede alla politica?”. Le risposte hanno espresso una sostanziale convergenza sulla necessità che la famiglia e la politica non cedano alla tentazione di interventi esclusivamente assistenzialistici e recuperino la consapevolezza che la famiglia è un soggetto fondamentale del tessuto sociale per le relazioni intergenerazionali che lo compongono, per il compito educante che lo contraddistingue, per le risorse culturali e produttive che esprime; pertanto è un soggetto capace di interloquire ed essere propositivo in ogni ambito della vita pubblica.
“Con soddisfazione possiamo ricordare che una delle proposte avanzate nel dicembre del 2021 dai 28 delegati delle Associazioni della Consulta all’assessore Melandri, in occasione di una serata di confronto con la Giunta e il Sindaco Zattini, è stato il coinvolgimento delle famiglie nella fruizione delle bellezze storiche e artistiche che la nostra città offre. Notizie apparse recentemente sulla stampa attestano che la proposta non solo è stata accolta, ma anche realizzata con grande successo dato il sold out registrato nelle tredici iniziative offerte gratuitamente quest’anno alle famiglie dalla Amministrazione comunale”. “Nel corso della riflessione – continua la presidente Terenzi – non è mancato un appello/provocazione legato all’ emergenza energetica che impone a tutti misure di austerità e soprattutto un improrogabile ripensamento dei nostri stili di vita. L’ipotesi prospettata in questi giorni dall’iper Punta di Ferro di ridurre al minimo le luminarie natalizie per un necessario risparmio energetico comporterebbe certamente questo beneficio oltre ad evidenziare il forzato ridimensionamento delle spinte consumistiche che hanno sempre caratterizzato questo periodo dell’anno, ma una simile soluzione strettamente circoscritta alle festività natalizie pare ben poco lungimirante e adeguata alla situazione che stiamo vivendo.
Una scelta a lungo termine e anche più proficua sarebbe la chiusura a turni degli esercizi commerciali nelle giornate festive. Questa proposta della Consulta, già attuata da anni in alcune Regioni italiane, non solo garantirebbe un notevole e costante risparmio energetico, ma offrirebbe anche l’opportunità di nuovi tempi e spazi di vita famigliare alle tantissime persone che lavorano nei centri commerciali. Non si intende ostacolare le famiglie che si dedicano agli acquisti o alla spesa domenicale, bensì venire incontro alle famiglie dei lavoratori divise dai turni imposti nei giorni festivi. Siamo consapevoli che per molti commercianti i ricavi si concentrano proprio nel week-end: la proposta sarebbe infatti quella delle aperture a turno, similmente a tutti gli esercizi di pubblica utilità come le farmacie. Conclude la Terenzi: “Una scelta a lungo termine e adeguata ai tempi che viviamo, deve tener conto delle molteplici esigenze di tutti, tentando di conciliarle e non contrapporle come accade ora con le aperture nei giorni festivi che costringono tanti lavoratori e lavoratrici a non stare in famiglia proprio quel giorno in cui i figli non vanno a scuola e magari il coniuge non va al lavoro. Un giorno che anche per loro potrebbe essere dedicato a frequentare quelle bellezze storiche e artistiche che offre la nostra città”.