Coldiretti, centinaia di contadini in piazza a Milano per denunciare costi e crisi dei consumi

Erano centinaia gli agricoltori della Coldiretti che il 30 settembre scorso si sono dati appuntamento in piazza a Milano a Piazza Cannone nel Parco Sempione con animali e prodotti tipici al seguito per denunciare una situazione insostenibile che minaccia la sopravvivenza stessa del Made in Italy a tavola a causa dell’esplosione dei costi di produzione e della crisi nei consumi scatenate dalla guerra in Ucraina. I giovani agricoltori si sono vestiti con gli indumenti da lavoro e gli attrezzi (apicoltori, mungitori, viticoltori, cuochi contadini, ecc.) e si sono schierati tra balle di fieno. Con loro c’era l’asinella “Terra”, simbolo della volontà di continuare a costruire il proprio futuro in campagna nonostante le difficoltà.

Sono già arrivati anche il presidente della Coldiretti Ettore Prandini assieme a Veronica Barbati, la delegata nazionale dei giovani contadini e sono attesi rappresentanti delle istituzioni e della politica. Sui cartelli dei manifestanti si leggeva “Senza agricoltura non si mangia”, “Lavoriamo 24 ore per il contatore”, “Fermiamo le speculazioni”, “Mungiamo le mucche, non gli allevatori”, “No Farmers No Food”, “La burocrazia uccide i campi”. Presenti anche i giovani di Coldiretti Giovani Impresa Emilia Romagna. Molti hanno portato le proprie produzioni (salumi, formaggi, frutta specialità locali) messe a rischio dai rincari energetici.