Migrantes: mons. Pierpaolo Felicoro nominato nuovo direttore generale
È mons. Pierpaolo Felicolo il nuovo direttore generale della Fondazione Migrantes. La nomina è arrivata oggi dal Consiglio Permanente della Cei che si è riunito a Matera dal 20 al 22 settembre. Mons. Felicolo sostituisce don Gianni De Robertis, che ha guidato l’organismo pastorale della Cei dal 2017 ad oggi. Mons. Felicolo, della diocesi di Roma, è nato il 15 gennaio 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. Molti gli incarichi ricoperti durante il suo ministero: dai gruppi giovanili, agli Scout, ai gruppi di catechismo per fanciulli e adulti, alla scuola della Parola con gli anziani. Dal 1998 è impegnato nella pastorale Migrantes della diocesi di Roma che, dal 2010, guida come direttore e dal 2011 anche come Incaricato della Commissione regionale Migrantes della Conferenza Episcopale Laziale. Dal 2013 fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Migrantes e negli ultimi anni è stato assistente di Api-Colf della provincia di Roma. Negli anni ha lavorato nella pastorale dei campi Rom della diocesi di Roma organizzando doposcuola per bambini, assistenza e sostegno a numerosi nuclei familiari.
“Ringrazio i Vescovi italiani per la fiducia accordatami”, sono state le sue prime parole. “Mi auguro di continuare ad essere vicino a tutto il mondo della mobilità contribuendo in prima persona alla costruzione di un futuro diverso per e con i migranti. Veniamo da anni difficili. La pandemia e la guerra ancora in corso a un passo da casa, insieme ai tanti conflitti che ci sono ancora nel mondo, hanno provocato grandi cambiamenti e profonde fragilità. Ci attende un grande lavoro a cui oggi guardo con impegno contando sulla collaborazione di tutti gli organismi istituzionali e pastorali e della grande famiglia Migrantes in Italia e all’estero”. A don De Robertis va il ringraziamento della Migrantes per il lavoro svolto. Al nuovo direttore generale vanno le felicitazioni del presidente, S.E. Mons. Perego e di tutta la Fondazione Migrantes con l’augurio di proseguire e sviluppare il lavoro fecondo di chi l’ha preceduto e con l’assicurazione che da quanti, a vario titolo, sono impegnati nella Migrantes, avrà la più ampia collaborazione.