Campigna e Falterona, un trekking sulle tracce di Dino Campana
Sulle tracce di Dino Campana, ripercorreremo alcuni dei sentieri del suo “pellegrinaggio” come lo chiamò lui da Marradi (il suo odiato-amato paese) a La Verna. Con la guida dello straordinario Davide Prati de “I Trekkabbestia” e la voce di Giancarlo Dini di Dire Fare ci muoveremo intorno a Campigna ed alla Falterona di cui descrive “le roccie (sic) ripide” nei Canti orfici, per ricordare la sua via e la sua straordinaria avventura umana, sul confine tra Romagna e Toscana sul confine tra normalità e follia.
Di seguito una presentazione “onirica” della giornata e a seguire dettagli organizzativi e di percorso. “Di quando scese con una giacchetta a grigia a fiorellini senza cappotto in pieno inverno battendo i denti e con le ghette ai piedi a consegnare ai futuristi nel caffè più fighetto della città il manoscritto che era la sua unica ragione di vita e quegli stronzi glielo persero. E lui lo riscrisse a memoria. Di quando si imbarcò con una pistola nascosta in un libro (come il fratello di Pasolini l’ultima volta che Pasolini lo vide prima di entrare in clandestinità sui monti friulani) per il Sudamerica e fece poi i lavori più strani dal pianista in un bordello al posatore di traversine nelle ferrovia della Pampa e il bicicletero (per far conoscere il nuovo prodigioso mezzo) con un frustino per tener lontani i cani randagi di Montevideo. Di quel folle pellegrinaggio sui monti verso La Verna, dove era vissuto un altro grande irregolare”.
“E il libro stampato a sue spese dal tipografo del paese alla facciazza dei futuristi ,che vendeva di persona anche in quel caffè di Firenze in cui li aveva incontrati , strappando le pagine delle poesie che secondo lui alcuni acquirenti non potevano capire ( a Marinetti ridiede solo la copertina strappandogliele tutte). Quella dedica, fuggita di mano per spregio ai socialisti che lo prendevano in giro per il suo fare da matto, all’imperatore di Germania che poi l’Italia entrò in guerra con l’Austria e lui cercò di recuperare tutte le copie vendute e cancellarla con una lametta. Il folle pellegrinaggio da Marradi a La Verna passando per i miei monti. Il folle amore disperato fatto di botte, accoppiamenti selvaggi e poesie scritte invano su cartoline a lei che fuggiva, per Sibilla Aleramo. Le fughe sui monti, gli arresti per vagabondaggio, la morte in manicomio , in un momento di lunga paradossale pace dopo aver detto basta alla poesia per 20 anni”.
Accompagnati dalla voce narrante dell’ amico Giancarlo Dini, vi porteremo a ricalcare i passi del poeta Dino Campana nel suo viaggio dalla natia Marradi sino alla Verna; avventura in seguito da lui narrata all’interno del suo celebre volume “Canti Orfici”. Saliremo fin sul panoramico crinale che divide la Toscana dalla Romagna, inoltrandoci dentro alla magnifica Foresta di Campigna, tra svettanti abeti ed austeri faggi. Raggiungeremo la vetta del Monte Gabrendo, fino scovare un piccolo bivacco dove Giancarlo saprà intrattenerci con avvincenti racconti su Campana e su tante altre vicende legate al territorio.
Info e prenotazioni: 376.1224452; www.itrekkabbestia.it. La lunghezza del trekking è di 9 km: durata: 4 ore; difficoltà: livello 2; dislivello (in salita): 600 m; ritrovo: ore 9.00 Santa Sofia, Parcheggio K. Marx; prezzo: 18 euro (adulti), 10 euro (bambini).