“Io vendemmio e tu?”: 50 bambini al primo appuntamento di Coldiretti Forlì-Cesena
Cominciata con largo anticipo rispetto allo scorso anno la vendemmia 2022 in Italia, con la siccità e il caldo oltre i 40 gradi che hanno tagliato la produzione del 10% a livello nazionale, con i vigneti messi a dura prova anche da nottate con afa e temperature minime sempre molto alte, che non hanno permesso ai grappoli di prendere un po’ di “respiro” climatico con il tradizionale sbalzo termico. Questo è quanto emerge dall’analisi della Coldiretti. La produzione del nostro territorio quest’anno – sottolinea Massimiliano Bernabini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena – si stima in calo del 10% dovuto alle elevate temperature, all’assenza di precipitazioni e agli eventi calamitosi quali grandinate e forte vento. Ci aspettiamo comunque una annata di buona/ottima qualità anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo.
Monica Rapellini, coordinatrice Donne Impresa Coldiretti Forlì-Cesena Rimini, racconta l’interessante iniziativa legata alla vendemmia messa in campo dal gruppo donne imprenditrici: “Al via il primo appuntamento con i centri estivi del comprensorio di Forlì-Cesena che vogliono sperimentare il percorso dedicato alla vendemmia, dove i ragazzi di ogni età (dai 5 ai 12 anni) e le famiglie intraprendono le azioni dei nostri viticoltori, ripercorrendo tutte le tappe della vendemmia, dalla raccolta alla pigiatura dell’uva. Un percorso promosso all’interno delle visite esperienziali delle fattorie didattiche associate a Coldiretti del nostro territorio nell’ambito del progetto didattico di Educazione alla Campagna Amica promosso da Donne Impresa che prevede svariati appuntamenti a temi diversi, nell’arco di tutto l’anno. Ci adoperiamo per sensibilizzare i ragazzi a tutte le fasi legate alla produzione agricola, consapevoli dell’importanza di che l’agricoltura sta riacquisendo a livello mondiale soprattutto dopo l’evento pandemico.”
Nonostante il calo a livello nazionale l’Italia – precisa la Coldiretti – è il primo produttore mondiale di vino mentre per il secondo posto si prospetta una sfida tra Francia e Spagna paesi che hanno subito entrambi i danni causati dalla siccità e dagli incendi. “Con la vendemmia in Italia si attiva un sistema che offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio”, spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Per tutelare l’enorme patrimonio enogastronomico italiano occorre però superare al più presto i vincoli burocratici che rallentano l’assunzione dei lavoratori stagionali. Ad oggi in agricoltura secondo Coldiretti appena 10mila stagionali sui 42mila previsti dal decreto flussi 2021 hanno iniziato a lavorare nelle campagne. “Dal Trentino al Veneto passando per l’Emilia fino ad arrivare in Basilicata la situazione – precisa Coldiretti – è divenuta drammatica”.
“Non è possibile che per colpa della burocrazia – sottolinea Prandini – le imprese perdano il lavoro di una intera annata agraria dopo aver affrontato peraltro i danni della siccità e un pesante aumento dei costi di produzione determinato dalla guerra in Ucraina”. Si tratta di assicurare i nulla osta soprattutto ai lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese. “Occorre introdurre un contratto di lavoro occasionale per consentire anche ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani – conclude Coldiretti – di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi”.