Start Romagna, approvato il bilancio 2021 e nominato il vertice aziendale
L’assemblea dei Soci di Start Romagna ha approvato oggi il Bilancio Integrato 2021 dell’azienda del trasporto pubblico locale partecipata da Ravenna Holding (24,51%), Rimini Holding (21,98%), Livia Tellus Romagna Holding (17,45%), Comune di Cesena (15,59%), Tper (13,91%), Provincia di Rimini (2,49%), Provincia Forlì-Cesena (1,69%), altri comuni della Romagna (2,38%). Il Bilancio Integrato tiene insieme la rendicontazione economica finanziaria e quella relativa alla sostenibilità, migliorando la qualità della rendicontazione e rappresentandone insieme la strategia, la governance e la performance d’impresa in un quadro di tutela dell’ambiente e di equilibrio economico. Start Romagna ha scelto di associare le informazioni economiche e quelle sulla responsabilità sociale sin dal bilancio 2021, anticipando gli obblighi futuri richiesti dalla UE, così da comunicare contemporaneamente il suo orientamento alla efficienza e alla capacità di creare valore condiviso con la comunità.
Oltre ad approvare il progetto di bilancio, l’assemblea dei Soci ha provveduto al rinnovo del CdA di Start Romagna, scaduto con l’approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2021. Al termine dell’Assemblea, i Soci di Start Romagna hanno nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione che risulta così composto: presidente Roberto Sacchetti, vice-presidente Barbara Rossi; consiglieri: Stefania Arpinati, Paolo Paolillo e Raffaella Sensoli. Collegio Sindacale: presidente Chiara Buscalferri, Guido Camprini e Daniele Dell’Omo membri effettivi. Membri supplenti: Sabrina Ganelli e Paolo Gasperoni. “Ringrazio i Soci per la fiducia confermata”, il commento del Presidente Roberto Sacchetti. “Ci impegneremo a mantenere uno stretto rapporto di collaborazione per fornire un servizio sempre più rispondente alle esigenze di tutto il territorio”.
Dati di bilancio
Start Romagna ha chiuso il 2021 con un valore della produzione pari a 91,7 milioni (81,6 nel 2020, 86,2 nel 2019). Il Bilancio riporta un utile di 98.352 euro al netto dell’imposte (40.277 euro nel 2020). Gli interventi normativi da parte dello Stato, con la messa a disposizione di fondi straordinari a sostegno del tpl, hanno permesso di fronteggiare solo parzialmente l’emergenza dovuta alla pandemia e la società ha contribuito al saldo positivo grazie anche agli efficientamenti realizzati in questi ultimi anni. Al 31 dicembre 2021 il patrimonio netto di Start Romagna è di 30,3 milioni. Il miglioramento del valore della produzione deriva principalmente per effetto dell’incremento dei corrispettivi (+7,6 mln di euro) per la remunerazione dei maggiori servizi svolti rispetto al 2020 (in particolare i servizi Bis Covid attivati per sopperire alla riduzione della capacità di carico dei mezzi) e per il recupero dei ricavi tariffari (+1,9 mln di euro), ma rimane ancora un significativo calo dei ricavi da utenza nel confronto con il 2019 l’ultimo anno di pre-pandemia (-6,7 mln di euro). Gli altri ricavi e proventi si incrementano di 0,9 mln di euro.
Il valore economico distribuito da Start Romagna nel 2021 è stato pari a 82,1 milioni (71,1 milioni nel 2020). Il 48,5% del valore distribuito è a beneficio dei dipendenti di Start, residenti nel territorio di riferimento. Se si considerano anche i fornitori dal territorio romagnolo (62,5% dei complessivi) il valore distribuito a favore di soggetti del territorio, e di conseguenza a favore dell’economia locale sale ad oltre l’80% del totale.
I servizi di trasporto pubblico Start
I bus di Start Romagna operano su un’area di 6.380 kmq, al servizio di 71 comuni e nel 2021 hanno percorso 20,81 milioni di km (18,929 nel 2020, 20,973 nel 2019). A bordo sono stati trasportati 33,621 milioni di viaggiatori (31,333 nel 2021, 48,014 nel 2019). Start Romagna gestisce una serie di servizi diversificati che coprono, con differenti modalità, il territorio dei bacini di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena: 11,8 milioni di km di servizi urbani (si aggiungono 1,2 milioni di sub affidatari), 5,3 milioni di km di servizi extraurbani (si aggiungono 2,1 milioni di sub affidatari), 7.500 ore di servizio dei due traghetti fra Marina di Ravenna e Porto Corsini, 210mila km di servizi scolastici e servizi speciali, gestione di parcheggio da 220 stalli, servizio Metromare full electric fra Rimini e Riccione.
Il parco mezzi di Start Romagna
Al 31 dicembre 2021 l’età media dei 568 mezzi Start in servizio di TPL era di 11,55 anni. I dati evidenziano una età media più elevata dei mezzi alimentati a gasolio, che rappresentano poco più del 70% del parco mezzi complessivo contro il 74% del 2019. L’età media del 2021 è cresciuta per via del rallentamento dell’immissione di nuovi mezzi (consegne in gran parte già effettuate nel corso del 2019 e del 2020, ma si sono verificati alcuni ritardi nelle consegne per il 2021). Grazie al piano di rinnovo 2022-2025, l’età del parco mezzi vedrà una significativa riduzione nei prossimi tre anni.
Il Piano Industriale 2022-2025
Il piano per il periodo 2022- 2025 definisce l’acquisto di 223 bus, per un investimento complessivo di 66,4 milioni, di cui 48,6 in regime di contributo: 130 mezzi nel 2022, 46 nel 2023, 24 nel 2024 e 23 nel 2025. 16 i nuovi mezzi inseriti nel 2021. Le tipologie di alimentazioni sono varie: 21 a gasolio, 28 a metano liquido, 43 elettrici, 4 idrogeno, 143 metano compresso e metano ibrido. Investimenti ICT: il piano investimenti prevede per il quadriennio 2022-2025 un investimento compessivo di 5,3 milioni comprensivo dell’adeguamento 4g per il sistema di rileazione satellitare dei mezzi (AVM) , acquisto nuovi validatori EMV, adeguameto sistema videosorveglianza (bacino FC).
Le persone di Start Romagna
Nel 2021 il personale è di 981 unità, le donne sono salite a 120 (111 nel 2020) e si sta lavorando per rispondere con sempre maggiore attenzione alle disposizioni dettate dalla normativa sulla parità di genere. L’età media del personale è di 47,65 anni ed è equilibrata sia per il personale femminile (47,06) che quello maschile (47,73).
“Con il Bilancio di Sostenibilità Integrato abbiamo anticipato l’entrata in vigore della Direttiva Europea CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive, integrando all’interno della Relazione sulla gestione anche l’informativa di sostenibilità. Un cambio culturale che coinvolge il modo di pensare di tutta l’organizzazione aziendale, impegnandoci a rafforzare l’orientamento alla creazione di valore non solo economico, ma anche ambientale e sociale. Le aziende del tpl sono fra i principali attori dello sviluppo sostenibile: abbiamo programmato un piano di investimenti molto importante, dobbiamo essere capaci ad attrarre nuovi passeggeri per ridurre il traffico, dovremo adottare sempre più elementi per accelerare la transizione digitale”.
“Si conferma anche per questo esercizio, nonostante lo slalom tra pandemia, scioperi, modifica di programmi di esercizio per far fronte alle varie disposizioni di legge, un risultato che porta ancora il “sorriso”. Piace rilevare come il lavoro di tutto il personale restituisca ricchezza al territorio, ovvero alle imprese, come non si può sottacere la soddisfazione che poco meno della metà del valore economico della azienda ritorni ai lavoratori. Lo sforzo e l’attenzione ai costi di gestione di questi anni ha prodotto un miglioramento della posizione finanziaria che ci aiuterà negli anni futuri a sostenere il rinnovamento della flotta mezzi. L’Azienda ormai, forte del passato triennio, è proiettata nell’affrontare tranquillamente le nuove sfide in termini di assetti gestionali e di sinergie”.