Riforma del lavoro sportivo, Molea (Aics): “Bene, un avvio soft che aiuta associazioni e famiglie”
“Dopo anni di confronto e attese, finalmente un punto fermo sulla riforma del lavoro sportivo. Con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri allo schema di decreto legislativo proposto dal ministro Orlando, si ‘corregge’ il passaggio al lavoro sportivo rendendo più soft e sostenibile la riforma specie alle associazioni e alle società dilettantistiche. Gli sgravi contributivi permessi fino al 2027 faranno in modo che la riforma pesi meno su associazioni ma anche sugli utenti finali, le famiglie così già duramente provate dalla crisi pandemica. È per me una notizia positiva alla quale do il mio plauso e ringrazio la sottosegretaria di Stato allo sport Valentina Vezzali e il ministro al Lavoro Andrea Orlando per il lavoro fatto”, così il presidente dell’ente di promozione sportiva AiCS Bruno Molea.
“Auspicavo – spiega Molea – un confronto tra i due ministeri proprio sul fronte della nuova tassazione prevista. L’introduzione delle fasce di compensi, la no tax area fino ai 5mila euro, il solo versamento dei contributi fino ai 15mila, e poi l’apprendistato professionalizzante anticipato ai 15 anni e gli aiuti agli atleti professionisti sono tutti segnali di una volontà politica che ci fa ben sperare per il futuro. Prima con l’allora Sottosegretario Giorgetti, poi con il ministro Spadafora, ora con la Sottosegretaria Vezzali, la strada tracciata è quella di una presa di coscienza del valore sociale ed economico dello sport. Non si dimentichi ora il suo valore educativo: la via a che lo sport sia davvero diritto per tutti è ancora lunga e perché sia tracciata va ancora sostenuto lo sport di base, finanziariamente e politicamente”.