Manifatturiero, in provincia persiste una fase espansiva per il primo trimestre dell’anno
Nel primo trimestre del 2022 i dati confermano, per le province di Forlì-Cesena e Rimini, una persistenza della fase espansiva, in continuità anche con i dati dell’export di recente analizzati. Questo è quanto emerge dall’indagine della Camera di commercio della Romagna sulla congiuntura manifatturiera nelle due province. La durata e intensità della ripresa però sono messe in discussione da gravi elementi esterni di preoccupazione come il conflitto in Ucraina, le difficoltà di approvvigionamento, il rincaro delle materie prime, l’incremento dell’inflazione.
“Le rilevazioni congiunturali sul primo trimestre – commenta Roberto Albonetti, segretario generale della Camera di commercio della Romagna – confermano come per il comparto manifatturiero, nonostante un contesto di crescenti criticità esterne e pieno di incognite, il 2022 sia iniziato “con il piede giusto”. La ripresa, infatti, è proseguita a un ritmo sostenuto con un nuovo recupero rispetto allo stesso periodo del 2021. In questo quadro di dinamicità e di ripresa di inizio anno, però, sono intervenuti molti fattori “frenanti”, quali la difficile congiuntura a livello internazionale, l’inflazione – con l’aumento dei prezzi di materie prime ed energia – e la crisi geopolitica. Rimangono i segnali positivi dell’export, ma il clima di fiducia delle imprese si sta deteriorando velocemente rispetto alle previsioni più ottimistiche rilevate a fine trimestre dagli imprenditori stessi. È importante, quindi, accelerare a livello di sistema paese interventi di supporto e politiche industriali per gli investimenti. Come Camera della Romagna continueremo a tenere monitorato l’andamento congiunturale, attraverso l’Osservatorio economico e ricercando modalità ancora più efficaci, e metteremo in campo tutte le risorse e gli strumenti disponibili per sostenere le imprese ad affrontare questo momento di grande difficoltà”.
Provincia di Forlì-Cesena – Analisi congiunturale del settore manifatturiero
Per le imprese manifatturiere della provincia di Forlì-Cesena si conferma la fase espansiva, con un recupero rilevante di produzione e fatturato sia in termini tendenziali sia congiunturali. Nella media degli ultimi 12 mesi, l’espansione produttiva è comune a tutti i comparti del manifatturiero. Performance produttive superiori al dato medio settoriale (e in ulteriore espansione) per Prodotti in metallo, Macchinari e Mobili. Rispetto a quello precedente, il primo trimestre del 2022 ha segnato un incremento dell’output produttivo (+3,4%) e del fatturato a valori correnti (+3,7), in continuità con i risultati del precedente trimestre, ma di minore intensità. Anche la domanda interna è apparsa in moderata crescita (+1,4%), così some gli ordinativi esteri (+8,9%).
Gli andamenti riscontrati dal complesso delle imprese rispondenti rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno evidenziano performance produttive in rilevante crescita (+20,0% la variazione tendenziale della produzione), confermando il trend di ripresa avviatosi nel secondo trimestre del 2021. Tutti i comparti mostrano una dinamica della produzione positiva, fatta eccezione per quello del Legno (-11,0%) che, tuttavia, riporta una crescita tendenziale del fatturato (+20,7%). Per quanto riguarda le altre dimensioni di indagine, il fatturato delle imprese manifatturiere locali risulta in aumento (+31,6%) rispetto ai 12 mesi precedenti, così come gli ordini interni (+12,9%) quelli esteri (+16,1%); in crescita anche l’occupazione in termini tendenziali (+4,9%).
Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), la produzione conferma il trend positivo (+21,9%), con un recupero avviatosi nel secondo trimestre dello scorso anno e tuttora rilevabile; discorso analogo per il fatturato a valori correnti (+27,0%), che consolida il suo trend e risente in modo rilevante dell’incremento generale dei prezzi. La percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 25,8% del fatturato complessivo. La domanda interna negli ultimi 12 mesi ha mantenuto un trend positivo +23,4%, analogamente a quella estera (+26,8%). La dinamica occupazionale degli ultimi 12 mesi è risultata tendenzialmente positiva (+2,8%), grazie anche, per la prima parte del 2021, al sostegno della CIG specifica per il Covid-19 e al blocco dei licenziamenti per ragioni economiche.
La dinamica produttiva media risulta positiva per tutti i comparti del manifatturiero, ove si consolida il recupero di quello delle Calzature (+26,1%). Si riscontrano performance produttive superiori al dato medio del manifatturiero (e in ulteriore espansione rispetto ai trimestri precedenti) per Prodotti in metallo (+30,3%), Macchinari (+32,2%) altre industrie (+23,4%) e Mobili (+22,6%); inferiori alla media (ma comunque oltremodo soddisfacenti) per Chimica e plastica (+14,3%) e Alimentare (+10,6%); in rallentamento la dinamica di Confezioni (+6,3%) e Legno (+1,3%). L’espansione del fatturato nella media dei 12 mesi è comune a tutti i comparti, con particolare riferimento a Prodotti in metallo (+44,8%), Calzature (+38,9%), Macchinari (+34,4%) e altre industrie manifatturiere (+30,2%). Dal punto di vista territoriale, la dinamica della produzione manifatturiera è sostanzialmente analoga nei due comprensori (Forlì +23,4%; Cesena +20,9%).
Per il secondo trimestre del 2022 rispetto a quello in esame, gli imprenditori intervistati prevedono una ulteriore espansione della produzione e del fatturato, stabilità degli ordini interni, contrazione degli ordini esteri e stabilità dell’occupazione. Per il 2022, gli ultimi scenari economici Prometeia (aprile 2022) indicano una moderata flessione del valore aggiunto (-0,4% sui 12 mesi precedenti) ma una crescita delle unità di lavoro (+2,1%). Al 31/03/2022, in provincia di Forlì-Cesena, risultano attive 3.431 imprese manifatturiere, pari al 9,4% delle imprese attive totali (10,5% Emilia-Romagna e 9,0% Italia). Il settore registra una sostanziale stabilità (-0,2%) rispetto allo stesso periodo del 2021, contrariamente al trend regionale (-0,4%) e nazionale (-1,3%).