Credito e risparmio: le dinamiche a Forlì-Cesena nel primo trimestre del 2022
Dinamiche positive nel primo trimestre 2022 in provincia di Forlì-Cesena in merito al sistema del credito; a sospingere la crescita sono soprattutto i prestiti alle famiglie. Per ciò che riguarda la qualità del credito, si registra un incremento del tasso di deterioramento. In aumento anche del risparmio finanziario, grazie alla performance dei depositi mentre calano i titoli a custodia. In diminuzione, infine, le domande di prestito pervenute al Fondo di Garanzia. I temi del credito e del risparmio sono monitorati attraverso una serie complessa di indicatori che tengono conto di numerose variabili; l’analisi che segue osserva, per ragioni di sintesi, i dati relativi solo ad alcuni dei principali aggregati, mentre per maggiori approfondimenti si rimanda alle elaborazioni complete curate dalla Banca d’Italia.
Prestiti e risparmio finanziario – provincia di Forlì-Cesena
In base ai dati provvisori della Banca d’Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Forlì-Cesena, al 31/03/2022 i prestiti totali ammontano a 11.490 milioni di euro (8,4% dell’Emilia-Romagna), così suddivisi: 60,2% alle imprese, 36,6% alle famiglie e 3,2% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro). Rispetto al 31 marzo 2021 si rileva un incremento del 2,3% dei prestiti concessi (+2,3% anche a livello regionale). Nel dettaglio, aumentano i prestiti alle imprese del 2,0%, grazie alla variazione positiva di quelli alle medio-grandi (+3,3%), mentre calano quelli alle imprese piccole (-2,6%). In crescita anche i prestiti verso le famiglie del 5,9%, con una variazione annua che risulta essere la più alta dall’inizio della fase emergenziale. Riguardo ai prestiti alle imprese, si registra un incremento verso il macrosettore dei servizi (+6,1%) e il manifatturiero (+4,2%) e una diminuzione verso le costruzioni (-5,3%).
Pur contenuto, risulta in crescita il tasso di deterioramento del credito, inteso come rapporto tra il flusso dei nuovi prestiti deteriorati nel periodo considerato e l’ammontare dei prestiti non deteriorati alla fine del periodo precedente (calcolato come media annua trimestrale): 1,3% nel primo trimestre 2022, rispetto allo 0,9% fatto segnare nel primo trimestre 2021. Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, al 31/03/2022 l’ammontare risulta di 18.838 milioni di euro (7,3% dell’Emilia-Romagna): il 67,1% è costituito dai depositi bancari, il restante 32,9% dai titoli a custodia.
Rispetto al 31 marzo 2021 si riscontra una crescita del risparmio totale dell’1,3% (+1,8% in regione), grazie all’aumento dei depositi (+4,7%), mentre calano gli investimenti in titoli (-4,8%); quest’ultimi si contraddistinguono per la variazione positiva di quelli gestiti dagli Organismi di investimento collettivo del risparmio, che rappresentano il 56,7% dei titoli in portafoglio (+5,4% annuo), a cui si contrappone quella negativa degli investimenti in titoli di Stato (-6,5%). In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, a seguito dei provvedimenti adottati per fronteggiare la crisi economica aggravata dall’emergenza sanitaria, in un lasso temporale che copre poco più di due anni, si rileva, rispetto al periodo pre-covid, un netto aumento delle domande pervenute.
In sintesi, tra il 21 marzo 2020 e il 13 giugno 2022, nella provincia di Forlì-Cesena sono state registrate 23.009 operazioni di finanziamento (9,1% del totale regionale), di cui il 40,7% riferite ai prestiti entro i 30mila euro, per un importo finanziato pari a 2.288 milioni di euro (99mila euro come importo finanziato medio). Nel periodo considerato, tali operazioni sono state pari a 63 ogni 100 imprese attive (64 in Emilia-Romagna, 53 in Italia). Ad ogni modo, l’anno 2021 è stato caratterizzato da una minore domanda di credito, assistito da tale garanzie, rispetto al 2020 (anno di inizio pandemia); nello specifico, nel 2021 si riscontrano 7.866 domande complessive pervenute, contro le 13.349 del 2020, con una diminuzione del 41,1%.