Forlì ospita la terza edizione del festival “Caterina Sforza di Forlì. L’anticonformista”
Torna dal 16 al 18 giugno il festival “Caterina Sforza di Forlì. L’anticonformista. 2022”, quest’anno in un’edizione completamente rinnovata, con il concept e la direzione artistica di Eleonora Mazzoni. Cinque gli appuntamenti che animeranno il prestigioso Complesso Museale San Domenico a Forlì, tra anteprime assolute e prime nazionali con tanti ospiti dal mondo del cinema, del giornalismo, della scienza, della moda e della cultura. “Donne e potere. Donne e bellezza. Donne e scienza” sono i tre filoni attraverso i quali si snoderanno le tre giornate della manifestazione, la prima in Italia a svilupparsi attorno alla figura inesplorata ed “extra-ordinaria” di Caterina Sforza. Vissuta tra XV e XVI secolo, Caterina è stata una donna infaticabile e anticonformista, pioniera in tanti campi del sapere, dalla cosmesi alla medicina, dalla moda alla letteratura. La tre giorni forlivese le restituisce un ruolo di primo piano e ne attualizza le numerose innovazioni, in uno straordinario parallelismo tra storia e contemporaneità.
Tra le protagoniste e gli ospiti della rassegna spiccano Paola Minaccioni che debutta sul palco con una nuova versione di “Caterina e le altre”, spettacolo brillante ripensato ad hoc per il festival (In prima il 17 giugno, ore 21.00); Emanuela Grimalda e Marco Martinelli per la prima volta in scena con “Le Supreme”, serata che accompagnerà la platea attraverso una galleria di scienziate e delle loro scoperte, nello spazio e nel DNA delle donne (prima assoluta, il 18 giugno, ore 21.00).
La serata di apertura è invece affidata alla direttrice Mazzoni che condurrà la tavola rotonda sul tema “Donne al potere e potere delle donne” con l’eccezionale testimonianza di Piera Aiello e gli interventi di Concita De Gregorio, Laura Silvia Battaglia, Vittorio Macioce e Marianne Mirage (16 giugno, ore 21.00). Ricca anche la proposta degli eventi pomeridiani con la conduzione di Filippo La Porta: dal talk “Donne e bellezza” per esplorare il rapporto tra corpo, moda e immagine tra stereotipi e libertà con Paola Minaccioni, Lucrezia Eleonora Dell’Aquila, Lucrezia Ercoli, Maria Luisa Frisa (17 giugno, ore 18.00) al panel su “Donne e scienza” con Amalia Ercoli Finzi (in collegamento) e Chiara Montanari (18 giugno, ore 18.00).
Quest’anno il Festival si amplia con il “Villaggio” allestito nell’area esterna adiacente i Musei San Domenico, dalla Barcaccia fino a piazza Dante, che vede coinvolti una decina di ristoratori forlivesi con rivisitazioni contemporanee dei cibi medievali, tre Associazioni di rievocazioni storiche, Drago Oscuro, Famaleonis e Rosa dei venti e 30 artigiani in un viaggio fra arti medioevali e rinascimentali, mercati artigianali, laboratori ed enogastronomia, per capire, gustare, ascoltare e conoscere, con l’obiettivo di nutrire lo spirito e sollecitare domande. Il festival si propone di essere un’occasione per approfondire il passato, capire il presente e immaginare il futuro. Al centro la figura di Caterina Sforza e le tante idee e suggestioni che questa donna combattiva, sfaccettata, anticonformista continua ad offrirci. Il “Villaggio” sarà presente nell’area esterna dei Musei San Domenico il 17 e 18 giugno dalle 17.00 alle 24.00.
La terza novità di questa edizione è la pubblicazione di un nuovo sito web www.lacittadicaterinasforza.it, un percorso “virtuale” smart in cui, esplorando i 12 punti di interesse del centro storico, grazie anche alle ricostruzioni in 3D, ai video e alle immagini, si ripercorre la vita di Caterina e il suo tempo, svelando anche un’inedita Forlì. Il sito è stato realizzato grazie al progetto europeo “Smart Heritage”, finanziato dal programma Adrion, che si è concluso alla fine del 2021.