Forlimpopoli, cresce la solidarietà della città per il popolo ucraino
In questi giorni si rinnovano ed ampliano le testimonianze della solidarietà e generosità dei Forlimpopolesi nei confronti del popolo ucraino. I volontari della Protezione Civile hanno portato viveri e beni di prima necessità direttamente in Polonia, la Croce Rossa ha raccolto i medicinali da inviare nelle zone di guerra. Ma anche sul territorio forlimpopolese l’impegno è straordinario: l’emergenza Ucraina, con l’arrivo dei profughi, sta chiedendo l’attivazione di un’importante rete solidale e organizzativa in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte. Fin da subito, le associazioni del terzo settore, riunite nella consulta sociale, si sono coordinate per creare una macchina dell’accoglienza efficiente e tempestiva. Sono 41 ad oggi le persone ospitate da 18 famiglie forlimpopolesi che hanno aperto le proprie case e i propri cuori a chi fugge dalla guerra, e si tratta di persone di tutte le età, da 1 a 73 anni (con un’età media di 21). Col coordinamento dell’Amministrazione, è stato creato un sistema di confronto e incontro tra bisogno e offerta in cui tanti forlimpopolesi hanno dato la propria disponibilità che comprende, oltre alle stanze per ospitare i profughi, anche materiale, beni di prima necessità, vestiti e persino intrattenimento per gli ospiti più piccoli.
La Caritas Gino Bertoni ogni settimana invia un pacco alimentare alle famiglie e parte di questi alimenti deriva dalle donazioni dei cittadini, tra cui si segnalano quelle fatte dalle Scuole dell’Istituto Comprensivo. Altri alimenti (o buoni per il loro acquisto) verranno assicurati coi fondi raccolti nel conto di emergenza messo a disposizione dal Comune di Forlimpopoli. Qui, oltre alla generosa offerta della Romagnola Conglomerati che fin da subito si è dimostrata sensibile e disponibile, si segnalano diverse donazioni di privati cittadini. L’Ente Folkloristico culturale ha invece offerto a tutti i bimbi ucraini i biglietti per le giostre della Giornata del Ragazzo in occasione della Segavecchia, mentre il ristorante Flambeh ha iniziato domenica la donazione di un pasto a settimana per quattro persone alle famiglie ucraine. Diversi bambini sono già stati accolti nelle scuole dell’Istituto Comprensivo, seguendo le lezioni in alcuni casi già in presenza in altri a distanza, e si sta organizzando un progetto di educazione linguistica.
Per gli adulti, verrà proposto un corso di Italiano organizzato dal Comune di Forlimpopoli con la cooperativa Dialogos, mentre più avanti partirà la “scuola delle mamme” in cui la Caritas Gino Bertoni ospiterà, insieme alle mamme straniere presenti da tempo sul territorio, anche le donne ucraine. Non mancano le Associazioni sportive che offrono attività gratuita ai piccoli profughi. La macchina della solidarietà è, insomma, avviata ed è pronta ad accogliere le esigenze e ad aiutare chiunque abbia bisogno, senza dimenticare le famiglie che da sempre beneficiano della solidarietà delle varie Associazioni.