Suore Scalabriniane: le donne migranti e rifugiate sono una risorsa per la comunità

Ottanta donne hanno sognato un futuro migliore e hanno ottenuto la possibilità di realizzarlo. Tante sono le migranti, rifugiate e vittime di tratta in condizioni di semi-autonomia che sono state ospiti in questi anni di Chaire Gynai, un progetto realizzato a Roma dalle Suore Missionarie Scalabriniane in coordinamento con diverse istituzioni ecclesiali, civili e Congregazioni religiose. Dal 2018 le Suore Scalabriniane hanno dato vita a una rete che permette alle persone di poter avere un programma personalizzato di integrazione. “I progetti – spiega Raffaella Bencivenga, psicologa che coordina il percorso educativo insieme a Sr Maria del Rosario Bolaños, direttrice di Chaire Gynai – sono tutti differenti, calati sulla singola donna. Fondamentale è l’accompagnamento e l’orientamento delle donne. Molte di loro, in questo modo, hanno ottenuto contratti a tempo indeterminato, sono diventate libere professioniste, hanno rafforzato la loro identità e la loro famiglia”. “In questo momento in cui il mondo è sconquassato da drammi globali, l’esperienza di Chaire Gynai dimostra che le donne migranti e rifugiate sono una grande risorsa per la comunità, perché con il loro coraggio intraprendono percorsi per la ricostruzione della loro vita e dei loro figli”, commenta Sr Janete Ferreira, animatrice generale dell’Apostolato delle Scalabriniane.