Avis Forlì ha lanciato la sua sala riunioni con l’evento formativo con Michele Dotti
Al centro della mission di Avis c’è il dono del sangue, un bene necessario che non può essere sintetizzato né riprodotto. La cura nei confronti di questo “farmaco” indispensabile alla salute si lega a doppio filo con quella diretta alla sostenibilità ambientale: anche la Terra è un bene vitale limitato, che non può essere riprodotto, ma va salvaguardato e trasmesso in salute alle generazioni future. Da questa comunanza di intenti è nato un evento pubblico – il primo dall’inaugurazione della ristrutturata Casa del Donatore, il 29 maggio scorso – dal titolo “La cura della salute e dell’ambiente. Cambiare partecipando. Formazione sostenibile con Michele Dotti”, che è stato anche l’occasione per lanciare l’utilizzo della sala riunioni multimediale della sede dell’Avis di Forlì. All’appuntamento formativo, che si è tenuto sabato 9 ottobre, erano presenti una trentina di partecipanti, in parte volontari e dipendenti dell’Avis Comunale, in parte esterni.
Un bel risultato per l’Avis, che ha aderito al “Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021” promuovendo l’evento in collaborazione con “Spazio 2030”, con l’obiettivo di proporre – specialmente ai giovani – un momento di formazione sostenibile incentrata sul dono in chiave economica, sanitaria ed ecologica. Si può fare esperienza di questi temi giocando? Sì, perché l’EducAttore Michele Dotti, impegnato da oltre 25 anni come volontario in progetti di cooperazione internazionale in Africa, formatore e scrittore esperto di ecologia, intercultura e solidarietà, ha coinvolto i partecipanti con una metodologia di lavoro partecipativa, ludica ed espressiva. Riflessione e lavoro pratico, insomma, per prendere coscienza di temi quali l’interdipendenza, la cooperazione, la salvaguardia dei beni comuni limitati e delle risorse.
Una full immersion giocosa che ha toccato anche alcune tecniche di comunicazione, in modo che chiunque possa comunicare efficacemente il valore di un piccolo gesto solidale come quello del dono di sangue e plasma.