TEA, Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini: “Le nuove tecniche genomiche sono essenziali per il futuro dell’agricoltura romagnola”

Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini esprime grande soddisfazione per l’avvio del negoziato sulla nuova legislazione europea sulle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) o NGT. Un passo fondamentale verso un futuro più sicuro ed efficiente per l’agricoltura, perché può mettere a disposizione degli imprenditori agricoli romagnoli nuove soluzioni per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e delle minacce fitosanitarie.

“Ringrazio l’associazione nazionale che, sotta la guida del presidente Massimiliano Giansanti, ha portato avanti questa battaglia e ha ottenuto un risultato storico con la nuova normativa sulle TEA. Per l’agricoltura romagnola, sempre più provata da eventi climatici avversi, fitopatie sempre più invasive e si trova con sempre meno molecole a disposizione per la difesa delle colture, queste tecniche sono essenziali per continuare a garantire produzioni agricole di qualità e, al tempo stesso, ridurre la pressione sulle risorse naturali”, afferma Carlo Carli.

Il settore agricolo romagnolo, infatti, sta vivendo una situazione sempre più critica, con colture che subiscono i danni di eventi atmosferici estremi, come gelate tardive e siccità, la crescente difficoltà di gestire le patologie vegetali, e la pressione di insetti alieni che riducono le rese e la qualità dei raccolti. L’introduzione delle TEA rappresenta una risposta concreta per affrontare queste problematiche in modo sostenibile.

“Grazie a questa vittoria, gli agricoltori italiani ed europei potranno guardare al futuro con maggiore fiducia. Le TEA consentiranno di sviluppare varietà di piante più resistenti ai cambiamenti climatici e alle malattie, ottimizzando le risorse e riducendo l’impatto ambientale. La sperimentazione e l’uso di queste tecniche saranno cruciali per mantenere la competitività delle nostre imprese agricole, che sono sempre più chiamate a rispondere a sfide globali – aggiunge Carli – Confagricoltura è stata sempre in prima linea nel sostenere l’innovazione in agricoltura, anche quando questa scelta sembrava difficile o impopolare. Oggi, possiamo finalmente vedere i frutti di questa visione a lungo termine”.