Cna, gestione sfalci e potature: situazione paradossale

Le imprese che si occupano della manutenzione del verde, rappresentate da Cna denunciano importanti criticità nella gestione dei rifiuti derivanti da sfalci e potature del verde. Viene evidenziata la disparità di trattamento dei rifiuti “verdi” da parte dei due operatori presenti su territorio: Alea per i comuni forlivesi e Hera per la zona cesenate e ravennate. Il paradosso è che la confusione attuale nasce da una misura che punta alla semplificazione normativa: il recente Decreto Legge Ambiente. Una novità importante, più volte richiesta da Cna, che consente alle imprese che svolgono attività di manutenzione del verde privato di gestire sfalci e potature come rifiuti urbani (non più come rifiuti speciali) e conferirli quindi al gestore pubblico, sollevandole da ulteriori appesantimenti burocratici come la compilazione del formulario, e il Rentri.

Peccato che, ancora una volta, alla semplificazione normativa non corrisponda una reale facilitazione per le imprese nel loro lavoro. Per quanto riguarda i 13 comuni della Romagna Forlivese, Alea non è in possesso di centri di raccolta sufficientemente grandi per poter ricevere questo tipo di rifiuti; quindi, continua a non fornire soluzioni alle imprese, e al contrario chiede loro appesantimenti burocratici ed economici non dovuti. Al contrario, nel Cesenate il gestore Hera consente alle imprese di conferire gratuitamente questo tipo di rifiuti. Di fatto, le imprese di manutenzione del verde si trovano di fronte a procedure e costi diversificati a seconda dell’area in cui operano. Una situazione paradossale, che comporta storture e ripercussioni negative a catena con effetti distorsivi sulla concorrenza.

Cna chiede maggiore uniformità nella gestione dei rifiuti da sfalci e potature, per semplificare le procedure e ridurre i costi per le imprese.  È fondamentale che le autorità locali, con il concorso della Regione, lavorino per garantire omogeneità, favorendo la competitività delle imprese del settore e promuovendo una gestione sostenibile di rifiuti. Nello spirito della nuova normativa, è necessario che il nostro territorio risponda con un’organizzazione coerente e funzionale atta a raggiungere gli obbiettivi posti. Infine, per Cna c’è spazio per un’ulteriore semplificazione. Quelli che oggi sono considerati rifiuti, devono essere disciplinati come sottoprodotti: sfalci e potature, di fatto naturali e organici, possono essere utilizzati per produrre energia verde, compost, concimi, ammendanti per i terreni agricoli. Si tratterebbe di un ulteriore tassello coerente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, verso una vera economia circolare.