Camera di commercio, profilo demografico del territorio: un’analisi strutturale e di lungo periodo
Nell’ambito delle attività dell’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, è disponibile un report di analisi demografica per il territorio provinciale di Forlì-Cesena, per delinearne il profilo demografico, sia in termini strutturali, sia di comparazione nel tempo e nello spazio. La Camera di commercio della Romagna, nell’ambito della linea strategica dedicata all’Informazione economica, presidia, aggiorna e innova sistematicamente il patrimonio informativo a disposizione del territorio.
Il profilo demografico della provincia di Forlì-Cesena
L’analisi delle principali variabili demografiche prende in considerazione il periodo 2000-2023 con l’anno 2020 punto intermedio, al fine di evidenziare ed isolare gli effetti che il Covid-19 ha avuto sulle dinamiche demografiche naturali, migratorie e strutturali. I risultati, in sintesi, sono di seguito riportati, rimandando alla consultazione del report, disponibile sul sito della Camera di commercio della Romagna, per un maggiore dettaglio e per gli approfondimenti del caso.
Al 31/12/2023 la popolazione in provincia di Forlì-Cesena è pari a 393.065 residenti (+10,3% rispetto al 2000), di cui il 51,0% sono donne. Negli ultimi 23 anni la densità demografica è passata da 150 abitanti per km quadrato a 165 abitanti per km quadrato. Con riferimento ai Comprensori, quello di Cesena risulta il più popoloso (208.510 residenti, pari al 53,0% della popolazione provinciale), con una crescita dei residenti nel lungo periodo del 12,9% ed una densità abitativa pari a 187 abitanti per km quadrato (165 nel 2000). La popolazione residente nel Comprensorio di Forlì è pari al 47,0% di quella provinciale ed è crescita del 7,5% dal 2000, mentre la sua densità è pari a 146 abitanti per km quadrato (136 nel 2000). Per tutti i territori in analisi, i residenti sono sostanzialmente rimasti stabili negli ultimi 3 anni (2020-2023), così come i valori di densità abitativa.
L’età media dei residenti in provincia è pari a 46,7 anni (46,4 Emilia-Romagna, 46,1 Italia). In termini strutturali, in provincia di Forlì-Cesena il 25,2% della popolazione è over 64enne (dato superiore al contesto regionale 24,7% e nazionale 24,3%), mentre il 12,1 è nella fascia di età 0-14 anni; nel confronto con il 2000 si nota un lieve incremento dell’incidenza di quest’ultima classe di età (era pari all’11,7%), un incremento dell’incidenza della popolazione anziana (era il 21,4%) ed una contestuale riduzione dell’incidenza della popolazione potenzialmente attiva (15-64 anni, dal 66,9% al 62,7%).
Negli anni in esame in provincia la natalità è diminuita (il tasso di natalità – nati vivi per mille residenti – è passato da 8,4 a 6,4), mentre la mortalità è aumentata (tasso di mortalità – deceduti per mille residenti – da 10,6 a 11,4); rispetto al periodo Covid la mortalità è tuttavia in riduzione, in quanto nel 2020 si era registrato un tasso pari al 12,4 (13,3 Emilia-Romagna, 12,5 Italia). La crescita naturale (differenza tra nati e morti per mille abitanti) della popolazione residente in provincia è pertanto negativa (-5,0), in linea con il dato regionale (-5,0) e nazionale (-4,8); dal 2000 è evidente il peggioramento di questo parametro su tutti i territori in analisi e di confronto, mentre dal 2020 è visibile un recupero dovuto sostanzialmente al rientro in media della mortalità.
Dal 2000 la speranza di vita alla nascita nel territorio provinciale è aumentata di 3,5 anni (da 80,6 a 84,1) e di un anno dal 2020, dove causa pandemia Covid-19 la vita attesa era scesa a 83 anni. L’aspettativa di vita dei residenti in provincia rimane, in ogni modo, superiore al dato regionale (83,6 anni) e nazionale (83,1 anni) e tale posizionamento si riscontra in tutti i periodi analizzati. A livello di Comprensori non si riportano differenze significative nella dinamica naturale della popolazione, se non una maggior mortalità in quello di Forlì (11,9 contro 11,4 provinciale e 10,9 Comprensorio di Cesena) che tuttavia è storicamente il territorio con una maggior incidenza di over 64enni (25,9% nel 2023), anche in un confronto regionale e nazionale. Il Comprensorio in esame presenta inoltre un indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0-14 anni) storicamente più elevato rispetto al dato provinciale, ma anche regionale e nazionale; lo stesso si può affermare per il carico sociale degli anziani (rapporto tra la popolazione di età 65 anni e più e la popolazione in età attiva).
L’attrattività del territorio provinciale (dinamica migratoria netta, comprensiva dei movimenti di cittadini italiani e stranieri da altri Comuni e dall’Estero, N.d.R.), invece, di fatto, non è cambiata negli anni; se si esclude il 2020, dove i flussi di immigrazione ed emigrazione si sono ridotti per le note restrizioni sanitarie alla circolazione, il tasso migratorio netto (differenza tra immigrati ed emigrati per mille residenti) del 2000 (8,5) è dunque sovrapponibile a quello del 2023 (8,6). L’attrattività del Comprensorio di Forlì nel 2023 (9,8) risulta maggiore di quella di Cesena (7,5), contrariamente a quanto rilevabile nel 2000 dove era il Comprensorio di Cesena maggiormente attrattivo (9,3 contro 7,6).
La popolazione straniera residente in provincia di Forlì-Cesena (44.684 unità al 31/12/2023) è cresciuta in modo rilevante nel lungo periodo (+360,8%) e la sua incidenza è passata dal 2,7% del 2000 all’11,4% del 2023, incidenza superiore al dato nazionale (9,0%). La presenza di stranieri residenti è storicamente maggiore nel Comprensorio Forlivese (incidenza 12,4% nel 2023) rispetto a quello Cesenate (10,5%), anche se si può notare come la maggioranza dei residenti non italiani (il 51,2%) nel 2023 si localizzi sul territorio forlivese, mentre nel 2000 era individuabile nel Comprensorio cesenate (52,9%). Negli ultimi 3 anni, invece, la popolazione straniera residente in termini assoluti si è ridotta in provincia di Forlì-Cesena (-2,0%), particolarmente nel Comprensorio cesenate (-5,1%), mentre risulta in crescita in quello forlivese (+1,1%).