Alla Sala Melozzo, presentazione del libro “Il mio Canova. I capolavori di Forlì” di Marco Vallicelli
Venerdì 29 ottobre, alle ore 18.00, presso la Sala Melozzo di Forlì (piazza Melozzo, 8, adiacente a corso Garibaldi) si svolgerà la presentazione ufficiale del libro di Marco Vallicelli “Il mio Canova. I capolavori di Forlì” (edizioni Grafikamente). All’evento, che ha ottenuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Forlì, interverranno insieme all’autore, Vincenzo Bongiorno (vice-sindaco e assessore alla Cultura) e Gigi Mattarelli (editore del volume).
Marco Vallicelli, laureato in Storia all’Università di Bologna, è docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Artistico Canova di Forlì. Ha scritto vari articoli su momenti, personaggi o luoghi significativi della cultura europea, pubblicati su riviste di carattere nazionale e internazionale. Da oltre trent’anni svolge il ruolo di conferenziere su monografie della Storia dell’Arte. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni fra cui “Cum Azuro et cum Auro. Marco Palmezzano: la famiglia e il genio” (Grafikamente, 2005), la “Guida storico-artistica della chiesa della Santissima Trinità” (2008) e “Santuario Santa Maria di Misericordia e di Grazie in Fornò” (2016), primo saggio completo sulla storia e l’arte di uno dei monumenti più significativi del Quattrocento italiano.
Ad appena due anni dal bicentenario della morte di Antonio Canova (nato il 13 ottobre 1822), Vallicelli ha ritenuto doveroso ricordare e approfondire i numerosi e significativi rapporti, che hanno consegnato alla città di Forlì alcuni capolavori della straordinaria attività del Maestro di Possagno, assolutamente centrali nell’intero catalogo delle sue opere quali l’Ebe, la Danzatrice con il dito al mento e il Monumento funebre a Domenico Manzoni. Al di là dell’indubbio valore storico-artistico, analizzato nella sua ampiezza da Vallicelli, queste meraviglie plastiche portano con sé il fascino aggiunto, per ognuna di esse, di peculiarità realizzative, di curiosità non considerate e di destini misteriosi e intriganti fino al giallo internazionale. Ognuna delle opere prese in esame è introdotta dal segretario dell’artista, Melchior Missirini, forlivese, compiendo così un interessante e virtuale, rendez vous.