“Forlì Grande Musica”: in arrivo al Teatro Diego fabbri il monumento del pianismo internazionale Boris Petrushanksy

Per il secondo appuntamento di Forlì Grande Musica, la rassegna concertistica organizzata da Emilia Romagna Festival e Young Musicians European Orchestra per la Città di Forlì, martedì 19 novembre 2024 (ore 21.00) arriva sul palco del Teatro Diego Fabbri, Boris Petrushanksy, un monumento del pianismo internazionale con pagine celebri della letteratura pianistica, Robert Schumann e Modest Petrovic Mussorgsky.

Il maestro Boris Petrushanksy si esibirà sulle note delle “Davidsbündlertänze” (Danze dei Seguaci di Davide) Op. 6 di Robert Schumann e nei più celebri “Quadri da un’esposizione” di Modest Mussorgsky, scritti a distanza di quasi quaranta anni l’uno dall’altro: nel 1837 Schumann compose i “Davidsbűndler” op. 6, 18 frammenti musicali in cui il compositore tedesco fa rientrare la sua filosofia dei contrasti, che parecchio caratterizzò la sua opera sia come compositore che come critico musicale; mentre nel 1874 Musorgskij scrisse i più famosi “Quadri di un’esposizione” per pianoforte, con scritture e intenzioni estremamente diverse uno dall’altro. Questo a testimonianza di quanta ricchezza musicale ha espresso il secolo XIX, quanta varietà e quanta ricerca è cresciuta nella musica occidentale in quel periodo che viene definito Romanticismo e che, per tantissimi richiami, ancora oggi, si ritrova nella pratica artistica, soprattutto nella musica. Dei “Quadri di un’esposizione”, ci sono tantissime trascrizioni, tra cui anche varie versioni rock, di cui la più notevole è quella della band inglese Emerson, Lake & Palmer con il loro album del 1971 “Pictures in exibition”.

Boris Petrushanksy, è uno degli ultimi allievi del celebre didatta russo Heinrich Neuhaus, colui che con la sua scuola ha sfornato straordinari pianisti, come Sviatoslav Richter, Emil Gilels, Radu Lupu e molti altri, tra cui Petrushansky stesso. Vincitore dei più prestigiosi concorsi internazionali e impegnato da sempre in un’intensa carriera concertistica, viene regolarmente invitato a tenere masterclass in tutto il mondo, oltre ad essere una delle “colonne portanti” del corpo docente dell’Accademia Pianistica Internazionale Incontri col Maestro di Imola. Ha all’attivo varie registrazioni discografiche, salutate sempre con ampio favore dalla critica, tra cui quelle per Art & Electronics (Russia-USA), Symposium (Inghilterra), Fone, Dynamic, Agora e Stradivarius (Italia). Tra gli ultimi riconoscimenti, nel giugno del 2014 gli è stato assegnato il premio internazionale dell’Accademia delle Muse di Firenze.

La rassegna Forlì Grande Musica è realizzata da Emilia Romagna Festival e Young Musicians European Orchestra, grazie al sostegno di: Comune di Forlì, Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Romagna Acque. Ingresso: I settore (Platea file 1-17) euro 20; II settore (Platea file 18-25 e Galleria) euro 15. Info Biglietti & Abbonamenti:  https://www.emiliaromagnafestival.it/info-biglietti-e-abbonamenti-forli-grande-musica/- Vivaticket:  https://www.vivaticket.com/it/ticket/boris-petrushansky-quadri-di-un-esposizione/246933?culture=it-it

Programma

Robert Schumann “Die Davidsbűndlertänze” op. 6

Modest Musorgskij “Quadri da un’esposizione”

Biografie degli artisti

Boris Petrushanksy è nato a Mosca nel 1949 da genitori musicisti. A 8 anni viene ammesso alla Scuola Centrale presso il Conservatorio di Mosca nella classe di Inna Levina. Nel 1964 incontra uno dei più grandi musicisti dei nostri tempi, Heinrich Neuhaus, e diventa il suo ultimo allievo. Quei non molti mesi trascorsi nella classe di Neuhaus sono stati determinanti sotto molti aspetti per tutto il successivo sviluppo dell’artista, completatosi sotto la direzione del Prof. L. Naumov, allievo ed assistente di Neuhaus, fedele custode delle tradizioni romantiche della scuola che ha dato al mondo Gilels e Richter. Ai premi dei tre concorsi vinti (Leeds, 1969; Monaco, 1970; Mosca; 1971) è seguita la vittoria al Concorso “Casagrande” di Terni nel 1975, a cui fece seguito una importante tournée di concerti. Gli avvenimenti più rilevanti di questo periodo sono rappresentati dai concerti tenuti ai festival di Spoleto, di Brescia e Bergamo, al Maggio Musicale Fiorentino (sostituì Sviatoslav Richter), a Roma, Milano, Torino, ecc.

Tra le orchestre con quale lui ha collaborato nominiamo l’Orchestra Sinfonica di Stato dell’URSS, Filarmonica di S. Pietroburgo, Filarmonica di Mosca, della Repubblica Ceca, di Helsinki, la Staatskapelle di Berlino, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, La Verdi di Milano, Moscow Chamber Orchestra, New European Strings, Orchestra da Camera della Comunità Europea, ecc. Ha collaborato con direttori d’orchestra J. Ferencik, M. Atzmon, P.Berglund, Lu Jia, E-P.Salonen, V. Fedoseev, J.Latham-Koenig, A. Nanut, V. Gergiev, D. Matheuz, R. Abbado, V. Jurowsky. Tra i partner di musica da camera spiccano i nomi di L. Kogan, I. Oistrakh, V. Afanasiev, D. Sitkovetsky, Z. Sotkilava, M. Maisky, Quartetto Borodin, Philharmonia Quartett Berlin.

Ha registrato per la Melodia (Russia), Art & Electronics (Russia-USA), Symposium (Inghilterra), Da Vinci (Giappone), Fone, Dynamic, Agora e Stradivarius (Italia) e Movimento Classical (Italia). Boris Petrushansky continua una intensa attività concertistica sia in Italia che in Russia, dove ritorna regolarmente, nonché in Germania, Austria, USA, Svizzera, Francia, Svezia, Belgio, Finlandia, Irlanda, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Slovenia, Croazia, Polonia, Israele, Ungheria, Sud Africa, Egitto, Messico, Taiwan, Giappone, Hong Kong, Chile, ecc. Docente al Conservatorio di Mosca dal 1975 al 1979, ha tenuto Masterclass negli USA, Gran Bretagna, Irlanda, Germania, Francia, Belgio, Giappone, Corea del Sud, Russia, Polonia. È stato membro di giuria nei concorsi di Bolzano, Chopin di Varsavia, Leeds, Terni, Vercelli, Tongyeong, Orlèans, Parigi, Ciakovskij di Mosca. Il M° Petrushansky vive in Italia, e insegna all’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” dal 1990. Nel giugno del 2014 è stato premiato del premio internazionale dell’Accademia delle Muse di Firenze.

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