Al Diagonal si parla dei nuovi modi di amare con il libro “Le postromantiche” di Carolina Brandinelli
“Parliamo delle nostre relazioni, di quando una persona diventa casa, di quanto ci dobbiamo preoccupare se non facciamo sesso da tre settimane, se sarebbe il caso di andare ai sex party, oppure di tradire alla vecchia maniera senza dire niente, di partorire dei figli oppure adottarli, se siano meglio i gatti o i golden retriever, se una rete d’amore composta da più persone sia preferibile a una coppia o solo un guaio diverso. Ma poi, al di là di tutti questi discorsi, romantici e postromantici, queer o etero, poli o monogami, alla fine stiamo sempre parlando di vite che si incontrano”.
Mercoledì 4 settembre alle 19.00, il Diagonal Loft Club ospita la presentazione del saggio di Carolina Brandinelli “Le postromantiche” (Laterza), in dialogo con Corrado Ravaioli. Attraverso ricerche approfondite, storie personali e conversazioni tra amici, l’autrice racconta come sono cambiate le relazioni amorose e traccia una mappa delle domande e dei dilemmi che ci pone l’amore oggi. Con qualche risposta.
“Amiamo diversamente dal passato, i modi di amare di un tempo non ci rispecchiano più e proviamo a trovarne di nuovi. Mentre cerchiamo di orientarci in un arcipelago di sentimenti passati e futuri le contraddizioni ci assalgono. Siamo ancora romantiche, sì, ma anche capaci di svincolare sesso e amore; siamo tutte libere di vivere i rapporti come desideriamo e con chi desideriamo, certo, ma questa libertà ci chiede di scegliere che forma dare alle nostre relazioni, e non è sempre facile capire quale sia il modello migliore cui aspirare. In tutto questo rincorriamo ancora l’amore ma non vogliamo che ci ferisca o turbi la nostra vita. Il nuovo ideale è quello di un amore che non fa male. Ma come si fa ad amare senza mai soffrire?”.
L’autrice
Carolina Bandinelli è Associate Professor in Media and Creative Industries all’Università di Warwick. Da più di dieci anni contribuisce al dibattito culturale, in Italia e all’estero, con interventi su desiderio e media digitali e sul lavoro creativo. È autrice dei saggi Social Entrepreneurship and Neoliberalism: Making Money While Doing Good (Rowman & Littlefield International), Fashion as Creative Economy(con A. McRobbie e D. Strutt, Polity), Il miglior lavoro del mondo (Doppiozero/CheFare) e di numerosi articoli. La sua ricerca è apparsa su testate internazionali tra cui BBC, “New York Times”, “El País”.