Spending review, il governo taglia al Comune di Santa Sofia oltre 125mila euro

La Finanziaria 2024 lo aveva previsto e non c’è stato alcun ripensamento. Il Ministero degli Interni, sabato scorso, ha pubblicato i prospetti con gli importi che verranno tagliati ai Comuni in attuazione della misura di “contributo degli Enti Locali alla finanza pubblica dello Stato”. Balza all’occhio il criterio secondo il quale il governo Meloni ha deciso di ripartire i tagli. “Una scelta incomprensibile quella di colpire maggiormente gli enti virtuosi che hanno intercettato i fondi Pnrr”, commenta amareggiato l’assessore al bilancio Matteo Zanchini, impegnato in questi giorni con la salvaguardia degli equilibri. “Lo riteniamo un errore nel merito e nel metodo. Santa Sofia è stato l’unico comune romagnolo ad aver incassato il ‘Bando Borghi’ Pnrr, le cui risorse verranno spese principalmente per la realizzazione di opere pubbliche, quindi investimenti. La logica con la quale il governo ci chiede dai 22 ai 30mila euro all’anno fino al 2028 sulla parte corrente, ci sfugge. I trasferimenti correnti sono quelli necessari a coprire i servizi che i Comuni garantiscono quotidianamente ai cittadini: trasporti, sociale, manutenzioni, personale. Quale nesso dovrebbero avere con i progetti Pnrr che con grandi sforzi stiamo realizzando?”, chiosa Zanchini.

 

Difficile pensare ad una correlazione, quindi, tra i contributi in conto capitale e la tagliola sulla parte corrente. A onor del vero, l’innesto di maggiori investimenti con la realizzazione di nuove opere pubbliche aumenta in previsione la spesa corrente in quanto saranno infrastrutture da condurre e gestire. Tecnicamente, sono due le misure di spending review che impatteranno sui comuni. Una di carattere generale ed una “spending review informatica”. Per il Comune di Santa Sofia, l’impatto delle due è di circa 30.000 euro l’anno per 2024-2025 e, successivamente, di circa 22.000 euro annui fino al 2028, per un totale di 125.000 euro da restituire alle casse dello Stato.

 

“Un colpo fatale per le amministrazioni locali”, dichiara la sindaca Ilaria Marianini. “Per fare un esempio, per il nostro Comune il taglio annuo significa fare a meno di alcuni servizi o di una unità di personale a tempo pieno. Un controsenso, se pensiamo che dovremmo invece rafforzare la struttura per rispettare le scadenze Pnrr imposte dallo Stato e dall’Europa, oltre che proseguire con la ricostruzione post alluvione. Ci uniremo, assieme agli altri sindaci, alla protesta di Anci che fino ad ora non ha trovato l’ascolto auspicato”.