Edilizia residenziale sociale: le cooperative di Confcooperative Romagna si aggiudicano il bando regionale
Confcooperative Romagna, attraverso le sue imprese associate, si dimostra un valido interlocutore della Regione Emilia-Romagna sul tema delle politiche abitative, partecipando al bando Social Housing 2023 con 6 progetti innovativi, tutti ammessi a finanziamento. “La Regione Emilia Romagna è sempre stata un’amministrazione attenta nell’attuazione di politiche abitative a favore delle categorie sociali più deboli e nonostante la carenza di programmazioni e risorse nazionali ha emanato un bando che mette a disposizione risorse per 7 milioni di euro”, sottolinea Luca Bracci, referente Confcooperative Habitat Romagna. I 6 progetti presentati dalle imprese di Confcooperative Romagna coinvolgono più soggetti e interessano l’intera Romagna. I comuni coinvolti saranno: Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini (2 progetti diversi) e nel comune di Montefiore Conca.
“Siamo da sempre molto attenti al tema abitativo, supportando le nostre cooperative che lavorano per permettere anche alle categorie più fragili di poter contare su un’abitazione”, aggiunge Andrea Pazzi, direttore Confcooperative Romagna. “Il fatto che le nostre imprese si siano aggiudicate le risorse previste dal bando regionale ci permetterà di dare una risposta cooperativa ancora più innovativa e strutturata al problema della casa”. Ogni intervento abitativo presentato è stato studiato in modo da rispondere ai criteri del bando: promuovere l’accesso all’abitazione a canoni inferiori rispetto a quelli del mercato; rappresentare esempi di qualità edilizia integrati volti a favorire le relazioni tra i residenti e con il tessuto urbano e il sistema dei servizi; innovare le attuali forme di gestione del patrimonio immobiliare anche con azioni a valenza sociale.
Gli alloggi verranno messi a disposizione in locazione a prezzi calmierati e con possibilità di riscatto dopo i 10 anni. “Il bando prevede che queste abitazioni siano riservate alle categorie più fragili della comunità”, continua Bracci. “Parliamo di chi non ha le possibilità di accedere a un’abitazione facendo riferimento al mercato immobiliare e con un indicatore Isee inferiore ai 35mila euro. Ogni progetto ha poi le sue specificità e si rivolge a determinate categorie di persone che possono avere bisogni sociali diversi: anziani, lavoratori e lavoratrici delle cooperative sociali di inserimento lavorativo, giovani con problematiche sociali, nuclei familiari numerosi, nuclei monogenitoriali, giovani coppie, ecc. In ognuno dei 6 interventi è coinvolta almeno una cooperativa sociale che si occuperà di progettare e organizzare i servizi per la comunità e per rispondere ai criteri stabiliti dal bando. La Regione sta organizzando dei tavoli di lavoro dedicati ai progetti in modo da seguire in maniera partecipata gli aspetti di innovazione sociale”.
I tempi del bando prevedono la costituzione dei tavoli di coprogettazione con la Regione nei prossimi giorni, poi ogni progetto potrà essere avviato entro luglio 2025 e dovrà essere terminato entro i tre anni successivi.