Forlimpopoli, si apre il sipario della 28esima edizione della Festa Artusiana
Inizia sabato 22 e termina domenica 30 giugno la Festa Artusiana di Forlimpopoli, giunta alla 28esima edizione. Un ricco programma di incontri, presentazioni, concerti, mostre, spettacoli, show cooking e molto altro per celebrare Pellegrino Artusi, il cittadino più noto di Forlimpopoli, considerato universalmente il padre della cucina moderna italiana.
Ad aprire la Festa, sabato 22 giugno alle 17.30 alla Chiesa dei Servi di Via Battisti, il convegno “La cucina italiana nel mondo”, a cura della Fondazione Casa Artusi. Casa Artusi e Accademia italiana della cucina hanno presentato all’Unesco il dossier per il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità. Il convegno intende valorizzare la dimensione internazionale della nostra cucina, che, grazie anche al ricettario di Artusi, ma più in generale per la sua innata vocazione all’apertura e al confronto, è cresciuta nel tempo non in modo autoreferenziale ma attraverso rapporti con altri paesi e altre culture. Il tema sarà indagato a campione, esaminando l’influenza della “Scienza in cucina” e della cucina italiana sulla cultura gastronomica di alcuni paesi (il Portogallo, gli Stati Uniti, la Francia, il Brasile), nonché l’importanza di includere nella nozione di “cucina italiana” le pratiche dei migranti (soprattutto in America) e quelle degli italiani nati e cresciuti in paesi diversi dall’Italia. In questo modo Casa Artusi vuole sottolineare la necessità di intendere ogni discorso sulla cucina in modo aperto che, in una prospettiva culturale, esalta le diversità.
Dopo i saluti istituzionali della sindaca di Forlimpopoli Milena Garavini, e della presidente della Fondazione Casa Artusi Laila Tentoni, intervengono Anabela Ferreira (DIT Università di Bologna Artusi e “O livro de Pantagruel”), Grazia Menechella (University of Wisconsin-Madison Artusi in America, modello di cucina casalinga), Alberto Capatti (storico della gastronomia La cucina italiana in Francia), Isabella Magalhaes Callia (Università di San Paulo Studiare Artusi in Brasile), Simone Cinotto (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, La cucina degli italiani migranti), Gabriele Paleari (Nottingham Trent University, La cucina ai “margini” dell’italianità?). Coordina Massimo Montanari (Presidente del Comitato Scientifico di Casa Artusi).
Come ogni sera, Piazza Pompilio alle 20 diventa il teatro degli show cooking. Ad aprire il sabato, cura dell’Associazione Cuochi Artusiani Forlì-Cesena, è la volta di Albarosa Zoffoli, Lady chef Federazione Italiana Cuochi. Albarosa Zoffoli è una chef nota per aver partecipato ad alcune trasmissioni culinarie in TV. È insegnante di cucina, specializzata in pasta fresca. È coinvolta in progetti umanitari per la valorizzazione del ruolo sociale delle donne in Etiopia con Aido.
Inoltre, alle 19.30 l’Arena di Piazza Fratti ospita si anima con le note di Pagonz in concerto e il loro repertorio che si estende dal pop internazionale al cantautorato italiano. Dalle 20.00 la Sala Bertozzi di Piazza Fratti accoglie “La mattoncinoteca in mostra”, a casa di Heath4Children APS, mostra e gioco con gli arcinoti mattoncini. Il Fossato della Rocca sarà il teatro per lo spettacolo per bambini “Spaventati paniettieri” a cura di Teatro delle Forchette: due eccentrici panettieri con velleità circensi iniziano a far lievitare dall’impasto del pane scherzi e giochi di ogni sorta. Tra acrobazie pericolanti, giocoleria con gli strumenti del fornaio e nuvole di farina magica, non di solo pane riderà il pubblico, ma di ogni gag dei nostri panettieri. Di e con Andrea Meroni e Francesco Zamboni di Collettivo Clown.
Alle 21.45 il Fossato della Rocca è il luogo perfetto per ascoltare la musica dal vivo JUST ME. A cura di Teatro delle Forchette con Marco Franchini, musicista. Per tutta la serata animazione per le vie con i buskers Luca Galli con “Quando il calcio incontra l’arte” Tony Clown con “Un Clown in cerca di risate” a cura di Teatro delle Forchette. Nelle serate delle Festa sono allestiti stand e food truck di 34 ristoratori con diverse proposte gastronomiche per tutti i gusti, oltre alla consueta partecipazione delle associazioni e delle pro loco del territorio in Piazza Garibaldi che per la Festa si trasforma in Città dei Sapori.
Casa Artusi ospita la mostra “Gusto! Gli italiani a tavola: 1970-2050” di M9 – Museo del ’900 Venezia Mestre a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni. Un percorso per raccontare come la relazione tra gli italiani e il cibo sia profondamente mutata in questi ultimi decenni, con un cambio di paradigma decisivo tra l’immagine tradizionale della cucina nazionale e una relazione sempre più complessa, segmentata e contraddittoria di un Paese che si sta trasformando nelle proprie abitudini, nei propri consumi e nella composizione sociale. Visite guidate gratuite su prenotazione in occasione della Festa Artusiana dalle 18.00 alle 23.00: “Scopri Casa Artusi”. Ogni sera visite guidate in Casa Artusi: la Chiesa dei Servi, la Biblioteca gastronomica, l’Archivio della corrispondenza personale di Pellegrino Artusi e lo studio di Artusi, la Scuola di Cucina e soprattutto gli spazi museali dedicati a Pellegrino Artusi, unanimemente considerato il padre della moderna cucina italiana.
Aperture straordinarie serali alla Chiesa del Carmine, piccolo gioiello architettonico del ‘600 e scrigno di tesori d’arte, normalmente chiusa al pubblico, in occasione della festa e grazie alla collaborazione della Parrocchia di San Ruffillo e dei parrocchiani sarà possibile visitarla e apprezzarne la bellezza. Mostra “Ritrovamenti”, mostra personale di Cristian Cimatti, scultore visionario e difficilmente etichettabile, Cristian Cimatti – che dal 2020 al 2023 è stato anche curatore della manifestazione “Roccambolesca” a Meldola – trasforma ceramica, metalli e parti organiche in opere “pungenti”, che propongono punti di vista differenti e suscitano nell’osservatore sensazioni contrastanti. Il voltone della Farmacia Fabbri, Piazza Garibaldi ospita la “Mostra ontologica della associazione amici dell’arte di Forlimpopoli”.
I camminamenti della Rocca Albornoziana ospitano “Gli Alberi genealogici delle famiglie di Forlimpopoli” a cura dell’Associazione Amici della Pieve. Ogni sera è aperta “A casa di Paola” in via Costa 22, uno spazio originale e versatile nel quale si respirano atmosfere di altri tempi. Un luogo d’arte che è allo stesso tempo galleria espositiva e bottega di una volta. Aprono le loro porte anche “Casa museo Bertozzi” – il Centro d’Arte e Documentazione di via Massi 58 dove lo scultore Mario Bertozzi vi è nato e vissuto fino all’età di 92 anni – e la Collezione Guzzi Brunelli, il museo Moto Guzzi di via Roma 32.