Inflazione a Forlì-Cesena: l’analisi della Camera di commercio dei prezzi al consumo del primo quadrimestre 2024

Sulla base dei dati Istat, elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, ad aprile rallenta l’inflazione in provincia di Forlì-Cesena, dopo i primi tre mesi caratterizzati da un trend crescente di aumenti tendenziali. Nel complesso, il periodo gennaio-aprile 2024 rileva una situazione inflattiva a Forlì-Cesena inferiore sia a quella regionale, sia a quella nazionale. In tale contesto, scendono i prezzi delle comunicazioni e, soprattutto, dei beni energetici, mentre si registra un aumento negli altri capitoli di spesa. Ad aprile, in Italia, l’inflazione torna a scendere, riportandosi allo stesso livello di gennaio e febbraio (+0,8%). La lieve decelerazione risente perlopiù della dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-13,9% da -10,3% di marzo) e dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7% da +4,5%).

In leggero rallentamento risultano anche i prezzi dei Beni alimentari (+2,4% da +2,7%). Di contro, i prezzi dei Beni energetici regolamentati, nonostante il sensibile calo su base congiunturale (-10,1%), mostrano un profilo tendenziale in netta risalita (-1,3% da -13,8%). Continua a scendere, anche ad aprile, il ritmo di crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+2,3% da +2,6%), mentre l’inflazione di fondo si attesta al +2,1% (da +2,3%). Nell’ambito dell’Osservatorio Economico, la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini ha elaborato alcuni dati circa l’andamento dell’inflazione nei territori di riferimento dell’Ente, relativi al primo quadrimestre del 2024.

La dinamica dei prezzi al consumo in provincia di Forlì-Cesena

Nei primi quattro mesi del 2024 la variazione media dell’indice dei prezzi al consumo Istat per l’intera collettività (NIC) per il capoluogo di Forlì (estendibile alla provincia di Forlì-Cesena), rispetto a gennaio-aprile 2023, è stata pari a +0,6%, inferiore a quella regionale (+0,8%) e nazionale (+0,9%). Il trend tendenziale risulta essere crescente nei primi tre mesi (da +0,4% di gennaio a +0,9% di marzo), per poi calare ad aprile (+0,7% rispetto ad aprile 2023) (Emilia-Romagna: +1,0%, Italia: +0,8%). Nel confronto con le altre province emiliano-romagnole, nella classifica decrescente, Forlì-Cesena si colloca al sesto posto per ciò che riguarda la variazione media tendenziale gennaio-aprile (dopo Rimini, Bologna, Parma, Ferrara e Ravenna); sesta posizione anche con riferimento alla variazione annua nel mese di aprile (dopo Rimini e Parma, appaiate, Bologna, Ferrara e Piacenza).

Sulla base dell’incremento medio tendenziale dei prezzi (periodo gennaio-aprile 2024), si rilevano le seguenti variazioni, in ordine decrescente, per i capitoli di spesa: “istruzione” (+5,3%), “prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+4,6%), “bevande alcoliche e tabacchi” (+2,6%), “ricettività e ristorazione” (+2,5%), “abbigliamento e calzature” (+1,9%), “trasporti” (+1,4%), “mobili e articoli per la casa” (+1,2%), “servizi sanitari e spese per la salute” (+1,1%) e “ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,9%). In calo, invece, sempre considerando la variazione medio annua gennaio-aprile 2024, le “comunicazioni” (-6,5%) e, soprattutto, “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (-10,3%), causa decisa diminuzione dei prezzi dei beni energetici (-24,4%).

L’inflazione acquisita per il 2024, cioè la variazione media dell’indice nell’anno ipotizzando che l’indice stesso rimanga, nei mesi successivi, al medesimo livello dell’ultimo dato mensile, risulta essere del +0,4%. La variazione media dei primi quattro mesi del 2024, rispetto al periodo gennaio-aprile 2023, dell’indice dei prezzi al consumo Istat per famiglie di operai e impiegati (FOI) per il capoluogo forlivese, e quindi per la provincia in generale, è pari a +0,7% (aprile: +0,7%).