“In mezzo scorre il fiume”: quinta edizione dei percorsi tra arte, musica e natura nell’Appennino tosco-romagnolo
Dal 29 giugno all’1 settembre 2024 torna “In mezzo scorre il Fiume, percorsi fra arte, musica e natura”, il festival diretto da Luisa Cottifogli, che crea uno stretto dialogo tra musica, arte e natura in luoghi splendidi dell’Appennino tosco-romagnolo, fra Valsellustra, valli del Sillaro e del Santerno, del Senio, del Quaderna e scendendo anche in pianura nei comuni di Bagnara di Romagna, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel San Pietro Terme, Firenzuola, Fontanelice, Monterenzio, Mordano, Ozzano, Palazzuolo sul Senio, Riolo Terme. Il Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
“In mezzo scorre il Fiume (percorsi fra arte, musica e natura)” – precisa la direttrice artistica – è un festival itinerante che prevede escursioni con esperti del territorio, incontrando artisti che espongono e musicisti che suonano in varie tappe lungo i percorsi che si snodano fra le Valli Santerno, Sillaro, Idice, Quaderna, Senio e Valsellustra, fino alla pianura: luoghi spesso decentrati e di confine la cui bellezza naturalistica, paesaggistica e storica non ha eguali. Il festival nasce per proteggere e valorizzare i nostri territori sviluppandovi un turismo in punta di piedi, stimolando comunità e cultura fra gli abitanti assieme ai visitatori e creando così un dialogo fra le generazioni e i diversi livelli di cultura, attraverso una proposta artistica variegata fra tradizione e contemporaneità, e con l’impiego di artisti emergenti accanto ad altri più affermati”.
“In mezzo scorre il Fiume propone momenti di interazione fra le varie forme d’arte e anche una partecipazione attiva del pubblico, grazie non solo ai concerti ma anche ad attività quali yoga e meditazione, Qi Gong, racconti e camminate sonore, laboratori di danze tradizionali o di tintura con le erbe: un modo creativo e rilassante di passare l’estate a chilometri zero. Filo rosso degli eventi, l’attenzione allo spiritus loci, per cui ogni artista è chiamato a interagire e respirare all’unisono con il luogo di natura o di storia dove si esibisce”.
La quinta edizione del festival prende il via sabato 29 e domenica 30 giugno con due giornate intense: Sabato 29 sopra Casalfiumanese, “Una sera sui calanchi”: le note delle cornamuse di Marco Tadolini (collaboratore di Oni Wytars e Bevano Est) e Matteo Rimini, uno dei virtuosi più apprezzati a livello nazionale nell’ uso di “cornamuse ad impianto celtico”, si intrecciano con i colori del tramonto in un concerto emozionante ed originale. A seguire, illuminati da raggi lunari, si va alla scoperta della magia dei calanchi. Domenica 30, invece, a Belvedere (Castel del Rio), nella bellissima e panoramica località di Vicchio, il violoncellista bolognese Enrico Guerzoni, collaboratore di grandi direttori d’orchestra e artisti quali, Renato Zero, Battiato, Bobby Mc Ferrin, Dalla, Capossela, è il protagonista di un concerto campestre. Precede il concerto, una escursione guidata da Corrado Arienti per scoprire e cogliere direttamente sui campi le spighe dei grani antichi e poi scendere verso il vecchio Mulino di Vicchio dove il grano veniva macinato anticamente.
L’edizione 2024 vede la presenza anche di artisti di fama internazionale come Riccardo Tesi, musicista, compositore contemporaneo e collaboratore fra gli altri di De Andrè, Fossati, Gaber, che sul chiostro di Santa Maria in Regola, gioiello storico di Imola (via Cosimo Morelli 8) presenta un concerto in solo di organetto diatonico dal titolo “Tradizionale e contemporaneo” in cui percorre le tappe del proprio universo musicale, depositario della tradizione ma con influenze jazz e rock (mercoledì 3 luglio). Un connubio tra musica e arte per “Sperimentazioni di bellezza nel bosco” nella visita guidata in Valsellustra, dove nel bosco si incontrano le installazioni artistiche di Decio Zoffoli, scultore, architetto e designer dalle mille sfaccettature, che lavora dagli anni 70 utilizzando cemento, terracotta, ferro, vetro restituendo dignità alla materia più povera e piegandola ad un’intensa drammaticità espressiva. Sul percorso interagisce con le opere, la straordinaria voce di Luisa Cottifogli (sabato 6 luglio).
Dalla Francia, Marianne Gubri, arpista bretone e arpa-terapeuta, che a Pieve di Camaggiore (Firenzuola) guida gli spettatori in “Sounding Nature”, un percorso sonoro nel quale è possibile interagire con vari strumenti installati fra prati e borgo antico, per poi fermarsi nella piazzetta del borgo per un suggestivo concerto d’arpa (sabato 13 luglio). I Moonshine Brothers, al secolo Raffaello, Bruno e Gianni Stefanini sono tre fratelli originari di San Benedetto Val di Sambro con la passione per la musica Bluegrass. Raffaello “Rafe” negli anni 80 migra negli Usa dove diviene uno dei massimi esponenti di musica appalachiana e Old Time. A luglio i tre fratelli si riuniscono fra Italia e USA per il tour italiano “APPennini-APPalachi”, che venerdì 19 luglio li porta a suonare all’agriturismo Manuela, sopra Sassoleone (escursione fra fiume, pascoli e cavalli, concerto e cena). Ispirato all’Appennino tosco-romagnolo, il concerto pomeridiano Le vie dei canti, progetto dedicato all’Appennino di Maurizio Geri, artista pistoiese che ha suonato in tutto il mondo, soprattutto nei progetti Banditaliana e Bella Ciao di Riccardo Tesi e con il suo Swingtet di musica Manouche. Al luogo del concerto, Rifugio I Diacci (Palazzuolo sul Senio) si può arrivare tramite un’escursione mattutina in partenza dal Passo della Sambuca, guidati da Paola Grandi (sabato 17 agosto).
Suggestivi i tanti concerti ed eventi all’alba, tra questi: “Rumì, viaggio all’alba in una Romagna antica”, progetto immaginifico che l’autrice Luisa Cottifogli, cantante dalla voce straordinaria, porta assieme alla chitarra e live electronics di Gabriele Bombardini agli scavi medievali di Bagnara di Romagna, dove è prevista anche una visita archeologica a cura di Massimo Molinari con le narrazioni di etnobotanica della stessa Cottifogli (domenica 7 luglio); “Alba sul Santerno”, pratica di Qi Gong sul fiume Santerno a cura dell’istruttrice Luciana Bandini (Associazione Qi Gong People Bo e Federazione Medicine Integrate) accompagnata dalle note e dal concerto del percussionista Vince Vallicelli, collaboratore fra gli altri di Gianna Nannini ed Eugenio Finardi, poi workshop di tintura su carta con le erbe a cura di Valentina Belicchi presso il Podere Tintoria (14 luglio – Fontanelice); “L’alchimia dell’alba” a Molino Nuovo (Castel S. Pietro Terme), escursione guidata e concerto all’alba con Vince Vallicelli alle percussioni e Gionata Costa (violoncellista dei Quintorigo) al violoncello (domenica 28 luglio partenza ore 5.00); “Un’arpa celtica all’alba”, ascesa guidata a Monte Castellaccio, l’antico sito celtico nel Parco Acque Minerali di Imola, concerto di Marta Celli all’arpa celtica e riconoscimento delle piante del parco a cura di Luisa Cottifogli (domenica 18 agosto); “Qi Gong” mattutino con Luciana Bandini, all’interno della due-giorni “San Pietro in Jazz” (domenica 25 agosto, Ozzano). Ed infine l’escursione all’alba a Monte Bibele dove è possibile fare pratica di meditazione e yoga con la dott.ssa Carmen Caramalli, visitare l’antico villaggio celtico con l’associazione archeologica Arc.A Monte Bibele e pernottare sotto tetti in paglia di foggia celtica presso il suggestivo centro Servizi di Monte Bibele (domenica 1 settembre – Quinzano, Monterenzio).
Altrettanto suggestivi anche i concerti al tramonto, che vedono protagonisti quali Gaspare De Vito, compositore, sassofonista e flautista, cultore di musica elettronica, che giovedì 8 agosto, dopo una escursione e visita al Borgo Crivellari- Riolo Terme, borgo costruito dagli antichi gessaroli in pietre di gesso- nel Parco della Vena del Gesso Romagnola, propone una performance di musica ambient-elettronica in stretto rapporto con lo spiritus loci dal titolo “Cosmos 777”.
Per il tradizionale appuntamento sul fiume Sillaro, dal titolo “La voce del fiume”, protagonista è Enrico Pelliconi, che con fisarmonica e voce esegue brani tra atmosfere cinematografiche e sonorità jazzistiche, toccando musica popolare e composizioni originali (venerdì 23 agosto – Castel S. Pietro Terme). E ancora, “Radici” un viaggio fra le minoranze linguistiche e i dialetti delle regioni italiane, fra tradizione e contemporaneità, proposto giovedì 15 agosto a Sassoleone da Luisa Cottifogli in duo con il fisarmonicista abruzzese Vincenzo De Ritis, le cui note, il giorno dopo, venerdì 16 agosto, a Villa Sassonero (Monterenzio), interagiscono con la liturgia della messa per San Mamante nell’oratorio a lui dedicato nel giorno del tradizionale pellegrinaggio con la statua del santo.
Palcoscenico ecclesiastico anche per il concerto gregoriano dell’ensemble femminile friulano Schola AlbaRosa, diretto da Bruna Caruso, presso la chiesa di San Lorenzo a Varignana, concerto preceduto dalla visita archeologica alla chiesa di Santa Maria di Varignana con Saura Sermenghi, Anna Maria Ragazzini, Massimo Molinari, con laboratori di archeologia per i più piccoli a cura dell’Associazione Centro Studi Città di Claterna ed esposizione grafica a tema, a cura dei giovani artisti del gruppo “Varechina” ( sabato 27 luglio), e per il suggestivo concerto di Isabella Fabbri (sax, live electronics) che presenta il suo ultimo album “Elementa”, ispirato agli elementi che costituiscono la natura sempre nella Chiesa di San Lorenzo a Varignana; prima del concerto, alle 20,30, sul sagrato della chiesa è prevista la sonata dei Campanari di Poggio di antica scuola bolognese (venerdì 9 agosto, festa di San Lorenzo).
Per gli amanti della feste di paese “come una volta” “Folk e megna pu’”, concerto e balli tradizionali con i Lom de Grèn (ocarina, fisarmonica, violino, cornamusa, mandolino), preceduti da un breve stage di balli “staccati” a cura dell’etno-musicologo e coreologo Giancarlo Battilani; completa il programma, il mercatino nel borgo (sabato 20 luglio – San Prospero sulla piazza presso il Centro Sociale, nel comune di Imola).
Una due-giorni intitolata “San Pietro in Jazz”, dedicata alla musica e ai giardini come visione artistica dell’uomo che gioca con la natura, è quella proposta nell’incantevole borgo di San Pietro (Ozzano) sabato 24 e domenica 25 agosto. Protagonisti, sabato, il Drogo Quartet, che presenta il disco “Terza Ridotta” con composizioni originali in uno stile trasversale fra jazz e progressive, preceduto da un incontro all’interno del suggestivo giardino delle Mura del Borgo con il celebre giardiniere, scrittore e personaggio televisivo Carlo Pagani; domenica, invece, dopo una seduta di Qi Gong, il coro Casual Gospel, diretto da Silvia Gisani, la performance di Omar Conti, il pianista nomade che vive e gira il mondo sul suo Maggiolone portando la sua musica e la sua particolare esperienza nei luoghi di natura, e il concerto itinerante per il borgo con lo swing della Roaring Emily Marching Band.
L’avventura è assicurata anche con due escursioni notturne: la prima martedì 9 luglio, dopo un concerto della pianista Caterina Criscione dedicato alla notte, si parte da San Martino in Pedriolo (valle Sillaro, Casalfiumanese) in compagnia degli esperti dell’Associazione Astrofili Imolesi con incursioni sonore di Ambra Zotti, al sax dal titolo “Ispirato alla notte”; la seconda, domenica 4 agosto, dopo la “cena delle stelle” presso il ristorante Valsellustra a Valsellustra si sale verso il borgo di Sant’Andrea, con narrazioni sui miti delle stelle, riconoscimento costellazioni ed incursioni sonore a cura dell’astronomo-musicista affabulatore Angelo Adamo: “Storie di stelle”.
Per info: 351.6812880; e-mail: framusicaenatura@gmail.com; https://www.luisacottifogli.com/news/; https://www.facebook.com/profile.php?id=100063447956489; https://www.instagram.com/in_mezzo_scorre_il_fiume