Enti del terzo settore: aggiornamento nella provincia di Forlì-Cesena fino al 31 maggio 2024
Continua la crescita degli Enti che si sono iscritti al Runts, Registro unico nazionale del terzo settore nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, secondo i dati di fonte Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna. In provincia di Forlì-Cesena la presenza di tali Enti in rapporto alla popolazione residente è superiore sia a quella regionale, sia al dato nazionale. Il Runts, Registro unico nazionale del terzo settore è il registro telematico istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per assicurare la piena trasparenza degli enti iscritti.
Gli organismi che si iscrivono al Runts, quindi, acquisiscono la qualifica di Ente del terzo settore Ets o, a seconda dei casi, quelle specifiche di Organizzazione di volontariato (Odv), Associazione di promozione sociale (Aps), Ente filantropico, Rete associativa. Gli Enti iscritti possono beneficiare di opportunità economiche, come l’accesso al 5 per mille, e di agevolazioni, anche di natura fiscale, e, a seconda della specifica tipologia, ottenere contributi pubblici. Inoltre, possono stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni e, nei casi espressamente previsti, acquisire la personalità giuridica. Il Registro pubblicizza, quindi, l’esistenza di questi Enti e fornisce informazioni sulla sua struttura e attività, offrendo ai cittadini uno strumento di conoscenza.
Sinteticamente, alla data del 31 maggio 2024, nell’area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini si contano 1.894 Enti del terzo settore iscritti al Runts; di questi, ben 1.480 si sono iscritti nel 2022, ovvero nel primo anno di effettiva operatività del Registro (anche se risulta ufficialmente attivo dal 23 novembre 2021), 322 nel 2023 e 92 nei primi cinque mesi del 2024. Il 59,2% sono associazioni di promozione sociale (1.121 unità), il 25,1% organizzazioni di volontariato (475), il 13,2% imprese sociali (250), lo 0,1% enti filantropici (2) e il 2,4% altri Ets (46). Positiva la presenza di tale Enti in rapporto alla popolazione residente: 26 ogni 10mila abitanti, superiore sia a quella regionale (24 per 10mila ab.) sia al dato nazionale (21 per 10mila ab.)
“Il Terzo Settore ha un ruolo rilevante nell’economia anche del nostro territorio, con una crescita che caratterizza entrambe le province”, dichiara Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna. “La presenza di questi Enti in rapporto alla popolazione residente è elevata, per questo la trasparenza che il Registro può garantire è di grande importanza, per rafforzare il legame fiduciario che questo settore deve avere con tutte le parti coinvolte, cittadini, decisori politici e istituzioni. Per gli Enti iscritti è una grande opportunità di riconoscimento e valorizzazione, che consente loro, oltre a ottenere benefici economici e fiscali, anche di relazionarsi e collaborare con altri soggetti e con le Pubbliche Amministrazioni. Mi preme sottolineare, infine, che l’elevata presenza di enti del terzo settore esprime una connotazione sociale del nostro territorio, caratterizzato, anche tra gli imprenditori, da un forte spirito di solidarietà e cooperazione”.
Enti del terzo settore iscritti al Runts – provincia di Forlì-Cesena
Al 31/05/2024 in provincia di Forlì-Cesena si rilevano 1.154 Enti del terzo settore iscritti al Runts; di questi, ben 920 si sono iscritti nel 2022, ovvero nel primo anno di effettiva operatività del Registro (ufficialmente attivo da fine novembre 2021), 174 nel 2023 e 60 nei primi cinque mesi del 2024. Nel dettaglio, il 61,9% sono associazioni di promozione sociale (714 unità), il 23,7% organizzazioni di volontariato (274), l’11,9% imprese sociali (137), lo 0,1% enti filantropici (1) e il 2,4% altri Ets (28). Nel confronto con le altre province dell’Emilia-Romagna, Forlì-Cesena si piazza al quarto posto per incidenza degli Enti del Terzo Settore sul totale regionale (10,7%), dopo Bologna, Modena e Parma. Prima posizione, invece, per numerosità dei suddetti in rapporto alla popolazione residente: 29 ETS ogni 10mila abitanti, nettamente superiore sia alla media regionale (24 per 10mila ab.) sia, soprattutto, a quella nazionale (21 per 10mila ab.).