Coldiretti Forlì-Cesena incontra il Prefetto: evidenziata l’urgenza di affrontare l’emergenza cinghiali
Nella giornata di venerdì 14 giugno, una delegazione di Coldiretti Forlì-Cesena, composta dal presidente Massimiliano Bernabini e dal direttore Alessandro Corsini, è stata ricevuta dal Prefetto di Forlì-Cesena Rinaldo Argentieri. L’incontro è stato richiesto con lo scopo di consegnare una dettagliata documentazione a sostegno della mobilitazione nazionale di Coldiretti volta a contrastare l’emergente problema della presenza massiccia dei cinghiali nel territorio. Durante l’incontro, Coldiretti ha sottolineato come la presenza incontrollata della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali, rappresenti una questione di primaria importanza e urgenza, non solo per le aziende agricole, ma per l’intera comunità.
La proliferazione di questi animali selvatici ha causato danni considerevoli alle colture agricole, ammontando a una perdita economica stimata di 200 milioni di euro all’anno su scala nazionale. Inoltre, è stato evidenziato come la popolazione di cinghiali abbia raggiunto cifre allarmanti, con oltre 2,3 milioni di esemplari in tutta Italia, creando ulteriori preoccupazioni riguardo alla diffusione della peste suina africana (PSA).
Massimiliano Bernabini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena, ha dichiarato: “La proliferazione dei cinghiali è diventata una questione critica che richiede interventi immediati. I danni alle colture agricole sono ingenti, con campi devastati e raccolti distrutti. Ma oltre al danno economico, c’è un grave problema di sicurezza pubblica. Numerosi incidenti stradali, alcuni dei quali mortali, sono causati dai cinghiali che attraversano le strade urbane e rurali. Questo rappresenta una minaccia costante per tutta la comunità”. Il direttore Alessandro Corsini ha aggiunto: “Coldiretti è pronta a collaborare dal punto di vista tecnico per implementare piani regionali straordinari di contenimento, che sono essenziali per garantire la sicurezza delle colture e degli allevamenti. Non smetteremo la nostra mobilitazione finché non otterremo le risposte necessarie dalle istituzioni”.
Il Prefetto si è detto consapevole delle gravi problematiche illustrate e delle strategie previste dalla legge per il controllo ed il contenimento della specie, da attuare, se occorre, anche attraverso un ulteriore potenziamento delle pianificazioni in atto ed ha apprezzato lo spirito propositivo e collaborativo di Coldiretti nei riguardi delle Istituzioni, in primis la Regione, nella ricerca delle soluzioni più efficaci.