Camera di commercio della Romagna: la demografia delle imprese nel primo trimestre del 2024
“Nel primo trimestre dell’anno le iscrizioni sono in crescita e le cessazioni, non d’ufficio, sono in calo, pertanto, il saldo rimane negativo, ma in miglioramento rispetto all’analogo periodo del 2023″, commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna. “Il numero delle imprese per abitante è stabile, ma è in diminuzione la numerosità delle imprese attive, in particolare nei settori commercio, costruzioni, agricoltura, alloggio e ristorazione, industria manifatturiera e trasporti. In controtendenza i settori dei servizi alle imprese e servizi finanziari, in cui le imprese crescono, mentre restano stabili quelle delle attività immobiliari. Continua anche il rafforzamento strutturale del nostro sistema imprenditoriale con l’ulteriore crescita delle società di capitale”.
Sistema imprenditoriale: area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
In base alle elaborazioni dell’Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna (su dati Infocamere Movimprese), al 31 marzo 2024 si contano 79.428 imprese registrate (sedi), di cui 69.936 attive. L’imprenditorialità si conferma alquanto diffusa: 96 imprese attive ogni 1.000 abitanti (88 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale). Nel corso del primo trimestre del 2024, nell’aggregato Romagna si sono verificate 1.593 iscrizioni e 1.741 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 148 unità (nel primo trimestre del 2023 il saldo fu pari a -242); il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,19%, migliore di quello regionale (-0,29%) e in linea con il dato nazionale (-0,18%).
Nel confronto tendenziale con il 31 marzo 2023 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari al -2,1%, con una intensità maggiore rispetto al dato regionale (-1,4%) e nazionale (-0,4%). Per quel che riguarda i settori economici i principali risultano, nell’ordine: Commercio (22,4% l’incidenza sul totale delle imprese attive, -3,3% la dinamica rispetto al primo trimestre del 2023); Costruzioni (15,3%) in diminuzione del 4,3%; Agricoltura (11,7%) in flessione del 3,7%; Attività di alloggio e ristorazione (10,5%) in diminuzione dello 0,9%. Sostanziale stabilità per Attività immobiliari (incidenza pari all’8,5%, +0,2%), mentre prosegue il ridimensionamento del comparto Manifatturiero (incidenza 8,2%, -3,4% la dinamica) e, in misura meno marcata, per le “Altre attività di servizio” (che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici) (incidenza del 4,6% sul totale, -0,5% la dinamica).
Crescono le imprese nelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 4,0%, +1,2% la variazione), nel “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,3%, +1,7% la dinamica) e nelle Attività sportive e di intrattenimento (2,4%, +1,3%); il comparto “Trasporto e magazzinaggio”, invece, conferma la propria contrazione in atto da diversi trimestri (2,9% l’incidenza, -3,8% la dinamica tendenziale). In crescita, infine, le imprese del comparto Attività finanziarie (credito e assicurazione) (+4,5%), che costituiscono il 2,3% del totale, mentre i servizi di ICT (2,1% l’incidenza) virano in negativo (-1,0%). Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 52,9%) è costituita come ditta individuale (in diminuzione del 4,0% rispetto ai 12 mesi precedenti); seguono le società di persone (21,8%), in flessione del 2,8% e le società di capitale (23,1%), unica forma giuridica in aumento (+3,1%), come peraltro si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Da evidenziare che dallo scorso trimestre, l’incidenza delle società di capitali ha superato quella delle società di persone.
Sistema imprenditoriale: focus sulla provincia di Forlì-Cesena
In base alle elaborazioni dell’Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna (su dati Infocamere Movimprese), al 31 marzo 2024 si contano 40.097 imprese registrate (sedi), di cui 35.478 attive. L’imprenditorialità si conferma diffusa: 91 imprese attive ogni 1.000 abitanti (88 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale). Nel corso del primo trimestre del 2024 si sono verificate 752 iscrizioni e 859 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 107 unità (nel primo trimestre del 2023 il saldo fu pari a -208); il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,27%, in linea con quello regionale (-0,29%) ma peggiore del dato nazionale (-0,18%). Nel confronto tendenziale con il 31 marzo 2023 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo -2,4%, con una maggiore intensità rispetto al dato regionale (-1,4%) e nazionale (-0,4%).
La dinamica delle imprese attive presenta alcune differenze a livello delle principali aggregazioni territoriali: -2,2% nel comprensorio di Cesena e -2,7% nel comprensorio di Forlì. La diminuzione delle imprese attive è superiore alla media provinciale nei due grandi centri, dove si concentra il 52,3% delle imprese attive (-2,6% a Cesena e -2,5% a Forlì), nelle vallate (-3,0%, 18,4% l’incidenza) e nei territori collinari (-3,0%, incidenza 14,8%); flessione sopra la media (-2,9%) per i Comuni di cintura, limitrofi alle grandi città, che rappresentano il 13,8% delle imprese provinciali; diminuzione più contenuta (-0,8%), infine, nell’Area del Basso Rubicone (14,5% l’incidenza).
Con riferimento ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il Commercio (20,8% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione del 3,9% rispetto al primo trimestre del 2023, l’Agricoltura (incidenza del 16,6%, -3,3% la dinamica), le Costruzioni (15,7% del totale, -4,3%), il Manifatturiero (incidenza pari al 9,3%, -3,5%) e le Attività di alloggio e ristorazione (7,5% del totale, -1,0%). In crescita le Attività immobiliari (incidenza del 6,9%, variazione del +0,4%), stabili le “Altre attività di servizio” (incidenza del 5,0%, -0,2% la dinamica), in flessione le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,9%, -0,4% la variazione) ed ii servizi di “Trasporto e magazzinaggio” (incidenza 3,3%, -4,2% la dinamica). Crescono i servizi di “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (3,0%, +1,8%), le Attività finanziarie (credito e assicurazione) (2,3%, +4,1%), le Attività sportive e di intrattenimento (+2,4%), che costituiscono il 2,0% del totale, mentre i servizi di ICT (1,9% l’incidenza) virano in negativo (-0,7% la dinamica tendenziale).
Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (55,5% sul totale, -4,2% la dinamica annuale), seguite dalle società di persone (20,3%, in flessione del 2,9%); le società di capitale (21,7%) si confermano in aumento (+2,8%), analogamente a quanto avviene negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).