Bertinoro: dalla Regione 1,4 milioni di euro per il nuovo parco “della Badia”
Il Comune di Bertinoro figura al quinto posto tra i diciassette interventi finanziati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Bando per la “progettazione e realizzazione di infrastrutture verdi e blu in aree urbane e periurbane” finanziato con oltre 21 milioni di euro di risorse europee (Programma Fesr 2021-2027). L’intervento ammesso a finanziamento è quello del parco cosiddetto “della Badia” che riceverà 1 milione 436mila euro su un costo complessivo di 1 milione 795mila euro. Una nuova infrastruttura verde con ben 154 nuovi alberi e 840 arbusti che andrà a completare la cintura boscata attorno alle mura storiche del centro, connessa al sistema naturale di zona Montemaggio a monte e di Villa Norina a valle. Sarà inoltre di un’importante infrastruttura blu in quanto metterà a sistema le esistenti Fontana della Badia, la Fonte Guazzaduro e la grotta della Badia Vecchia con i giardini della pioggia e la nuova vasca di accumulo di progetto per dar vita ad un sistema di approvvigionamento, accumulo e irrigazione totalmente autosufficiente.
Il nuovo parco, oltre ad essere la porta di accesso al centro storico di Bertinoro, un’introduzione panoramica-narrativa al borgo, è pensato per essere un centro di aggregazione, uno spazio liberamente fruibile, un contenitore iconico ma flessibile ed inclusivo. Il verde stesso viene interpretato in tutte le sue declinazioni per creare una perfetta simbiosi uomo-natura: verde terapeutico, pedagogico, ricreativo, culturale, panoramico. Il progetto di riqualificazione dell’area costituisce un traguardo di breve – medio periodo della visione green dell’Amministrazione frutto del processo partecipativo Climax svoltosi nel corso del 2021. Grazie a tale processo sono state poste le basi per affrontare le principali sfide della transizione ecologica: la mitigazione dei cambiamenti climatici (riducendo le emissioni e potenziando gli assorbimenti di CO2), l’adattamento ai cambiamenti climatici (diminuendo la vulnerabilità dei sistemi naturali e socio-economici) andando a definire gli ambiti di azione, dalla pianificazione territoriale (con il Paesc, il Pug) alla progettazione urbana (con i 2 grandi parchi oggetto di intervento PAC4 a Santa Maria Nuova e Badia a Bertinoro).
Dal processo Climax sono emersi una serie di contributi di ispirazione, di riflessione e di valutazione che il Comune ha integrato nella progettazione di fattibilità del Parco, legati all’attenzione per gli arredi, multifunzionali, versatili, flessibili e per tutti, all’utilizzo di tecniche di tipo nature based solution e alle funzioni del verde di tipo ecologico, estetico e sostenibile dal punto di vista della futura gestione e manutenzione. “Si tratta di un progetto molto importante per il nostro Comune – ha dichiarato l’assessora con delega al Verde e parchi Sara Londrillo – non solo per gli aspetti legati alla socialità e alla transizione ecologica: avere un polmone verde alle porte di Bertinoro, proprio al di sotto della terrazza della Romagna renderà ancora più bello e attrattivo il nostro borgo”.
“Era da tempo che la frazione di Bertinoro centro attendeva una progettazione che desse nuova vocazione all’attuale campo sportivo”, prosegue la sindaca Gessica Allegni. “Noi abbiamo iniziato a lavorarci fin dal nostro insediamento, con l’obiettivo di dotare l’ingresso al nostro borgo di una grande area verde, bella e funzionale, e comprensiva delle accortezze che la cura dell’ambiente e della biodiversità oggi richiedono. È davvero motivo d’orgoglio che il nostro progetto, nato da un percorso partecipato, sia arrivato così alto nella graduatoria regionale, scelto tra tanti altri provenienti da tutta la regione e con un importo di finanziamento così significativo. Di questo vanno ringraziati i progettisti e gli uffici coinvolti, che hanno lavorato con passione e competenza. Ora, in fase di progettazione esecutiva, vogliamo coinvolgere una volta di più la cittadinanza, per far sì che il nuovo parco di Bertinoro sia davvero di tutti e rispetti le esigenze della nostra comunità”.