Predappio, al Teatro Comunale va in scena l’amore tera Pirandello e Marta Abba in “Non domandarmi di me, Marta mia”

Sabato 13 aprile, alle 21.00, al Teatro Comunale di Predappio va in scena “Non domandarmi di me, Marta mia” con Elena Arvigo, uno spettacolo di Katia Ippaso, per la regia di Arturo Armone Caruso. Ispirato dal carteggio fra Luigi Pirandello e l’attrice Marta Abba, liason fra le più interessanti del Novecento teatrale, lo spettacolo, scritto da Katia Ippaso e interpretato dalla bravissima Elena Arvigo, racconta le tante, inesplorate pieghe di questo incredibile sodalizio artistico e umano. Nella narrazione irrompono anche i personaggi femminili dell’opera di Pirandello, in un flusso emozionale di immediata presa sul pubblico. Nell’oscurità, una presenza sonora, incandescente. New York, gli anni Trenta, la “Città all’impiedi” di Céline. Una lanterna magica accende vorticose immagini notturne, quasi un divertissement,ma minaccioso. Un teatro d’ombre, la città in movimento, lettere, foto in bianco e nero, estratti filmati, nuvole che si addensano.  

Anche la camera dell’albergo newyorkese di Marta Abba è un caleidoscopico comporsi e scomporsi di forme: inquadrature che inseguono il fluire del testo e della tessitura musicale. Dall’ombra, emerge come in un lampo, fascinosa, l’attrice: Marta Abba. “È giovanissima, di meravigliosa bellezza. Capelli fulvi, ricciuti, pettinati alla greca. La bocca ha spesso un atteggiamento doloroso, come se la vita di solito le desse una sdegnosa amarezza; ma se ride, ha subito una grazia luminosa, che sembra rischiari e avvivi ogni cosa”. L’amarezza e la gioia, il fantasma e la realtà, il personaggio e la maschera. Nella notte, precipitati “d’improvviso, brutalmente in un’altra era, in un altro tempo, più tenebroso”, chi è che ci parla? Pirandello attraverso Marta Abba o Marta Abba attraverso Pirandello? L’uno e l’altra. Incarnati. In un viaggio notturno attraverso i passaggi di una corrispondenza dalla quale affiora pulsante l’emozione, l’attrice, dando una precisa tonalità orfica al testo, fa emergere il lungo, intenso e per tanti versi doloroso rapporto tra Luigi Pirandello e la sua attrice musa, Marta Abba.

I temi dell’impossibile fusione amorosa, del senso dell’arte, di cosa si vale realmente, della vecchiaia inesorabile, della morte e della forma, anche quella dell’arte, che soffoca la vita irrompono sulla scena lasciandoci al termine dello spettacolo con il sentimento di  una irrimediabile perdita, di una minaccia incombente. Luigi Pirandello e Marta Abba si allontanano all’infinito nella glaciale notte newyorkese, alla frontiera tra la vita e la morte, all’alba dell’immane catastrofe, di un’epoca buia che lo stesso Pirandello sentiva avvicinarsi.

Biglietteria: intero 20 euro; ridotto 15 euro (ragazzi under 25, over 65, universitari, residenti Comune di Predappio, soci T.D.F, FoEmozioni). Biglietteria online: intero 21 euro; ridotto 16 euro (ragazzi under 25, over 65, universitari, residenti Comune di Predappio, soci T.D.F, FoEmozioni). Infoline: 0543.1713530; 339.7097952; 347.9458012; e-mail: info@teatrodelleforchette.it.