Il presepe meccanico di Vecchiazzano, uno spettacolo fra tradizione e modernità, è visibile fino al 25 febbraio
Sarà possibile visitare, fino a domenica 25 febbraio 2024, lo straordinario presepe meccanico di Vecchiazzano. Sono già oltre 20 mila le persone, provenienti anche da fuori provincia, che quest’anno hanno visitato il Presepe animato allestito all’interno della Chiesa di Vecchiazzano e il flusso di curiosi non accenna a diminuire nonostante le feste siano terminate quasi un mese fa. Creare e visitare mondi in miniatura appassiona, affascina e coinvolge emotivamente nei contenuti proposti. Come nel caso del presepe, una tradizione natalizia che in Italia ha appena compiuto 800 anni. Era il 1223 quando a Greccio San Francesco fece la prima rappresentazione con l’intento di “rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”. È proprio l’anniversario ad aver dato il tema al tradizionale presepe animato che da anni viene ospitato nella chiesa di Vecchiazzano e che prende forma, colori, arte e meccanismi sotto la regia di Franco Casadei.
L’obiettivo è stato quello di ricreare il percorso che portò San Francesco a scegliere di rappresentare la natività, attraverso sette scene che raccontano del suo viaggio a Betlemme, della sua visita a Greccio e così via. Ad accompagnare la visione c’è la voce narrante dell’attrice forlivese Paola Contini, che fa riferimento al testo di frate Tommaso da Celano, primo biografo di San Francesco. A rapire l’occhio dei visitatori sono le straordinarie animazioni dell’intera rappresentazione, curate fin nei più piccoli dettagli: un insetto che sale su per un muro, persone e animali che compiono gesti grandi o piccoli perfettamente ritmati. E poi l’intero paesaggio ruota per portarci in una nuova scena, con case che scompaiono nel terreno e i loro tetti pronti a diventare una strada; in pochi secondi nulla è dove si trovava prima. Un software regola l’animazione delle scene, sincronizzando centinaia di motori, timer, pistoni ad aria compressa, montacarichi e pannelli girevoli anche di grandi dimensioni, orchestrando i movimenti di circa quaranta statue mosse da oltre cento motori elettrici. All’interno del presepe scende l’immagine dell’affresco a grandezza naturale, del 1300 che si trova a Greccio esattamente sul luogo dove San Francesco realizzò il primo presepe.
“Un lavoro che merita di essere visto da più persone possibili – afferma l’assessore del Comune di Forlì Paola Casara – perché oltre all’importanza dei contenuti e alla bellezza dell’opera offre la possibilità per tantissime riflessioni, culturali, emotive e anche tecniche. Un’occasione da non perdere anche dal punto di vista pedagogico ed educativo che invita a riflettere sul bene più prezioso per tutti noi: la pace”. Il presepe sarà visitabile fino al 25 febbraio. Orari per le visite (per gruppi numerosi è consigliata la prenotazione): feriali 10:00-12:00 e 14.30-18.00; festivi 9.00-11.00 e 14.30-19.00. Per informazioni: 339.7421239.