Predappio, due opere tessili hanno lasciato Casa natale Mussolini per un intervento di restauro
La scorsa settimana, due opere tessili presenti nella Casa natale Benito Mussolini di Predappio hanno lasciato la loro usuale sede espositiva per essere sottoposte ad un intervento di restauro conservativo. I manufatti storici coinvolti sono la bandiera socialista semi-quadrata – risalente agli anni ’10 del Novecento – che reca, nella parte superiore, la scritta “Sezione Socialista Dovia” e, in quella inferiore, il motto “Fate largo che passa il lavoro” e il gonfalone comunale di Predappio realizzato negli anni ’20 del Novecento. Il progetto di restauro, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologica e Paesaggio per le Provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, sarà eseguito nelle prossime settimane presso il Laboratorio “Studio di conservazione tessile” di Lorenzetti Marta, sito a Cerea, in provincia di Verona.
La necessità di avviare i lavori è emersa con il deteriorarsi dello stato di conservazione delle due opere a seguito di un aumento della percentuale di umidità, probabilmente connesso all’alluvione dello scorso maggio. Dopo un primo sopralluogo da parte dello “Studio di conservazione tessile” di Lorenzetti Marta, avvenuto a novembre 2023, è stato redatto un progetto di restauro approvato lo scorso gennaio dalla Soprintendenza Archeologica e Paesaggio per le Provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, che ha individuato come responsabile del procedimento la Dott.ssa Luisa Tori. Così, nella mattinata di giovedì 1 febbraio 2024, il gonfalone e la bandiera sono stati prelevati da Casa natale Mussolini alla presenza del Sindaco di Predappio Roberto Canali, del personale specializzato nello spostamento di opere d’arte e della Dott.ssa Luisa Tori.
Gli interventi previsti includono un preliminare trattamento antimuffa e antitarme, diverse operazioni di pulitura e asciugatura e l’eventuale rimozione di precedenti rammendi, non pertinenti al tessuto originale. L’obiettivo del lavoro è quello di consolidare i manufatti nella loro tonalità, intervenendo a livello cromatico e materico nelle aree lacunose o mancanti. In relazione all’allestimento museale, entrambe le opere verranno collocate in teche adeguatamente forate e dotate di rilevatori di umidità. Il loro rientro a Casa natale Mussolini è in programma per la primavera, prima della riapertura dell’edificio per il prossimo percorso espositivo.