Cgil, Cisl Uil funzione pubblica: stato di agitazione dei dipendenti Asp
Si pubblica qui di seguito il comunicato congiunto delle organizzazioni sondacali sullo stato di agitazione dei dipendenti Asp.
Si è svolto venerdì 2 febbraio l’incontro in prefettura promosso da Cgil, Cisl, Uil funzione pubblica per lo stato d’agitazione proclamato dai dipendenti dell’Asp (Azienda pubblica di Servizi alla Persona) del Forlivese. Nonostante più di due ore di discussione la riunione si è conclusa con un nulla di fatto e con un verbale di “non conciliazione”, per cui continuerà lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Asp del Forlivese proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. È da novembre che i dipendenti e i sindacati lottano per evitare tagli all’assistenza della fascia più debole della popolazione che sono gli anziani ricoverati e assistiti nelle cinque strutture dell’Asp del Forlivese. Non crediamo che il sacrificio richiesto agli operatori di tagliare le ore di assistenza possa portare ad un effettivo e sensibile miglioramento del bilancio dell’azienda.
Abbiamo bisogno che l’Asp investa in servizi ulteriori ed in attività che implementino l’offerta dei servizi che possono essere erogati alla popolazione. Il taglio di ore di assistenza oltre che a provocare disagio agli anziani provocherà inevitabilmente una diminuzione del personale con diversi lavoratori a tempo determinato che verranno lasciati a casa. L’azienda ha deciso di procedere a diminuire le ore di assistenza senza aver presentato alcun piano, senza avere presentato un conto economico dal quale risultino costi e benefici delle iniziative. Procedere in questo momento ai tagli, senza un progetto di sviluppo, ad avviso delle scriventi organizzazioni sindacali, significa procedere speditamente sulla via di una privatizzazione di servizi pubblici essenziali alla comunità.
Questi servizi sono posti per la maggior parte sul nostro Appennino; aree che già soffrono per lo spopolamento, economicamente in difficoltà, gravemente colpite dall’alluvione di maggio 2023. Noi crediamo che invece si debba investire finalmente in un’Asp distrettuale che garantisca più servizi e che non si allontani dalle popolazioni residenti nei comuni più distanti dal capoluogo. Per questo contrasteremo qualsiasi modalità di taglio dei servizi assistenziali. Procederemo quindi con una campagna di assemblea in tutte le strutture e cercheremo di sensibilizzare a questo tema non solo il Comitato di distretto, come già fatto recentemente, ma anche l’Unione dei Comuni che rappresenta tutti i comuni soci di Asp. Spiegheremo la situazione ai parenti degli ospiti delle strutture, coinvolgendoli nelle iniziative.
Per le segreterie Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl Glauco Giorgetti Martina Castagnoli Massimo Monti