Gestione rifiuti nel Forlivese: nel bacino servito da Alea Ambiente, nel 2023, 82% di raccolta differenziata
Non era facile, in un anno in cui l’alluvione ha portato via beni materiali ma anche, in parte, buone pratiche e abitudini quotidiane; ma i cittadini dei 13 Comuni del bacino forlivese servito da Alea Ambiente hanno comunque contribuito ad archiviare il 2023 con una serie di indicatori che testimoniano un ulteriore step nel percorso verso la sostenibilità che rappresenta l’obiettivo primario della società in house providing. Nell’anno appena trascorso, infatti, se si escludono i mesi di gestione dell’emergenza e dell’enorme quantitativo di rifiuti prodotti dall’alluvione (oltre 20mila tonnellate, più del doppio di quanto solitamente viene gestito in un intero anno), la raccolta differenziata nel bacino servito da Alea Ambiente si conferma all’82%, come da due anni a questa parte, superando già quell’80% fissato come obiettivo per il 2027 dalla Regione Emilia-Romagna nel suo Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate (Prrb).
Positivo anche il dato sul rifiuto secco (indifferenziato) prodotto annualmente da ogni cittadino (79 kg pro capite) e sui rifiuti totali prodotti, circa 440 kg pro capite: anche in questo caso il bacino servito da Alea Ambiente rientra già ampiamente negli obiettivi della Regione per il 2027, fissati rispettivamente in 120 kg/anno e 703 kg/anno. Si conferma quindi la bontà della scelta intrapresa da Alea Ambiente già 5 anni fa di adottare un sistema di tariffazione puntuale, che consente una precisa misurazione del rifiuto indifferenziato prodotto da cittadini e imprese. Una direzione che va anche a favore degli utenti: merito qui anche e soprattutto dei 13 Comuni soci di Alea Ambiente, che ancora prima degli eventi alluvionali che hanno interessato il territorio, avevano deciso di mantenere invariata per il terzo anno consecutivo la tariffa rifiuti per le utenze domestiche e non domestiche.
Una tariffa che si conferma tra le più le basse in Italia, come attestato da un recente studio effettuato da Labelab, società indipendente specializzata in consulenza e progettazione nei settori del ciclo dei rifiuti: questa analisi, che ha preso a riferimento altre 6 realtà del Centro-Nord Italia similari al Comune di Forlì per dimensioni, tipologia del territorio e adozione della tariffa puntuale, vede Forlì al primo posto per la tariffa più bassa per le utenze non domestiche nella fascia di superficie da 150 a 300 mq (uffici, negozi, botteghe) e nella categoria merceologica dei ristoranti. Buono il dato anche per le utenze domestiche, con Forlì al quarto posto per i nuclei familiari numerosi (3 o più componenti); un dato confermato anche da Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che vede il Comune di Forlì al terzo posto in Emilia-Romagna con 206 euro annui per abitante (dati riferiti al 2021).
“Come ha confermato di recente anche il report regionale sulla gestione dei rifiuti – sottolinea Simona Buda, Presidente Alea Ambiente – il sistema che prevede la tariffazione puntuale e la raccolta porta a porta consente di raggiungere risultati ambientali decisamente migliori della media. Questa è la strada tracciata già da tempo da Alea Ambiente, e che oggi anche i territori limitrofi stanno iniziando a seguire, segno che la direzione è quella giusta. È ovvio che occorre continuare a lavorare, da una parte reinvestendo per migliorare sempre più il servizio offerto a cittadini e imprese, anche attraverso nuove sperimentazioni; e dall’altra per sensibilizzare ulteriormente gli utenti sulla necessità di conferimenti corretti, facendo loro capire i benefici di questo modello”.
“Purtroppo – aggiunge Gianluca Tapparini, direttore generale Alea Ambiente – l’alluvione non ci ha aiutato, introducendo nel momento dell’emergenza comportamenti in termini di gestione e smaltimento rifiuti che andavano in controtendenza rispetto al percorso intrapreso. Nonostante questo, grazie ai comportamenti virtuosi della maggior parte degli utenti del bacino, siamo riusciti a chiudere l’anno restando ampiamente negli obiettivi prefissati, come testimoniano i numeri”.