Per la 46esima Giornata per la vita, la testimonianza di Miriam Granito dell’associazione papa Giovanni XXIII
Molte, troppe “vite negate” Con questa frase inizia il Messaggio della Cei per la 46esima Giornata Nazionale per la vita. Tante sono le vite dei bambini a cui viene impedito di nascere e anche noi ne siamo testimoni, tutti i giorni ascoltiamo donne che ci chiamano per chiederci informazioni su come abortire. Mi chiamo Miriam e sono animatrice dell’Ambito Maternità Difficile e Vita dell’Associazione papa Giovanni XXIII. L’Ambito Maternità Difficile e Vita si occupa di difendere la vita del bambino fin dal concepimento, di accompagnare le donne sole e le coppie in difficoltà nell’accoglienza della vita. Rispondiamo al Numero Verde Nazionale della nostra associazione (800.035036) in ascolto 24 ore su 24 ore per richieste di aiuto da parte di future mamme in difficoltà e delle loro famiglie, ci mettiamo in ascolto e sosteniamo concretamente chi si rivolge al Servizio, nel rispetto della donna e del suo bambino.
Chi ci contatta sono generalmente donne sole, separate, con altri figli. Ci chiamano prese da ansia e paura perché la gravidanza è indesiderata e desiderano risolvere il problema il più velocemente possibile. Spesso, dopo aver fatto il test, siamo le prime persone che contattano, non ne hanno parlato ancora in famiglia o con amici perché si sentono giudicate o, se minorenni, hanno timore di parlarne con i genitori. Al telefono cerchiamo di ascoltare il loro bisogno più profondo, spesso la gravidanza cela altri problemi: un compagno non idoneo, una relazione non stabile, problemi economici, problemi di lavoro, oppure può essere un ostacolo alla propria realizzazione personale. Qualche giorno fa una giovane ragazza mi raccontava che praticava uno sport agonistico ad alti livelli e questa gravidanza rappresentava pertanto un problema per lei.
Noi con delicatezza cerchiamo di rendere presente il bimbo che portano in grembo, cerchiamo di prospettare loro un futuro possibile che insieme diventa possibile. Con alcune di loro scatta un dialogo profondo, si aprono e ci confidano la loro storia. Nel 11% dei casi di cui veniamo a conoscenza, la scelta è quella di proseguire la gravidanza! Come Servizio Maternità Difficile e Vita siamo in rete con le altre Associazioni pro-life del territorio, così l’aiuto riesce ad essere concreto, a volte si attivano accoglienze nelle nostre Case-famiglia. Nascono anche amicizie che proseguono negli anni. La scelta di proseguire la gravidanza è un grande miracolo e una grande gioia. Nessuna donna con cui siamo entrati in contatto che ha proseguito la gravidanza si è mai pentita, viviamo con concretezza che
“Spesso il bambino non voluto fa della propria vita una benedizione per sé e per gli altri” …“La vita, ogni vita, se la guardiamo con occhi limpidi e sinceri, si rivela un dono prezioso e possiede una stupefacente capacità di resilienza per fronteggiare limiti e problemi”. Come continua il messaggio della Cei. Quante volte abbiamo sperimentato che dopo la nascita del bambino o della bambina i problemi si sono risolti, la famiglia si è unita maggiormente, la donna ha ritrovato una nuova forza per la vita! Le testimonianze che abbiamo raccolto in questi anni ora sono diventate un libro che racconta il miracolo e la forza sorprendente della vita! (“La voce delle donne. Cosa si nasconde dietro la richiesta ‘Voglio abortire'”, Sempre Editore).
Miriam Granito