Italia Nostra Forlì, “Mai più beni culturali nei sotterranei”: numerose adesioni all’appello delle associazioni

Si pubblica qui di seguito il comunicato diffuso dalla sezione forlivese di Italia Nostra, in merito all’appello contro la collocazione di beni culturali nei sotterranei.

A un mese dalla pubblicazione dell’appello contro i nuovi depositi librari sotterranei nell’ex Asilo Santarelli e a Palazzo Romagnoli, promosso da varie sigle ambientaliste cittadine, la Sezione forlivese di Italia Nostra esprime soddisfazione per l’interesse suscitato sulla stampa, anche nazionale, e per le adesioni finora raccolte, che superano i confini del nostro territorio. Oltre al Consiglio Direttivo Nazionale di Italia Nostra, hanno aderito all’appello i Consigli Regionali di Emilia-Romagna e Calabria e varie Sezioni locali dell’Associazione, fra cui quelle di Faenza e Ravenna, città in cui è vivo il ricordo dei danni al patrimonio culturale registrati lo scorso maggio. Significativa anche la partecipazione della società civile con realtà culturali e di impegno sociale forlivesi, nonché di studiosi ed esperti.

L’Amministrazione comunale si è invece rivelata sorda alle nostre richieste, procedendo nella strada già tracciata dagli enti di tutela, senza ripensamenti nella decisione di destinate oltre 125.000 libri in depositi a rischio allagamento. Lo scorso 27 novembre in Consiglio comunale l’Assessore Melandri ha affermato che “La Soprintendenza dice che lì i libri ci possono e ci devono andare”, omettendo il parere, tutt’altro che rincuorante, contenuto nell’autorizzazione rilasciata nello scorso marzo dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia-Romagna per l’ex asilo Santarelli: “Si tratta di locali seminterrati con numerose finestre e aperture a livello del terreno con possibili rischi di allagamenti in ragione di possibili eventi metereologici avversi; nei locali scorrono numerosissimi tubi contenenti acqua che, con l’usura del tempo, potrebbero danneggiarsi e costituire un ulteriore rischio per il materiale librario, tanto più che, trattandosi di un deposito distante dalla biblioteca e contenente materiale scarsamente consultato, un’eventuale perdita potrebbe essere scoperta dopo molti giorni”.

Non riusciamo a capacitarci di come queste parole, che suonano ancora più sinistre alla luce degli eventi dello scorso maggio e della vicinanza dell’antico canale di Ravaldino, non abbiano scalfito le decisioni prese e siano anzi diventate scudo per scelte irresponsabili. Valutazioni diverse sono possibili, come dimostra il recupero del progetto, accantonato da anni da Ministero e amministrazioni locali, per la creazione di un polo archivistico presso l’antico monastero di Santa Maria della Ripa. Nel rilanciare i contenuti del nostro appello, chiediamo dunque alle amministrazioni e agli enti di tutela maggiore coerenza nelle politiche e negli investimenti culturali a tutela del nostro patrimonio archivistico e librario. Nuove adesioni all’appello sono possibili inviando una mail a forli@italianostra.org.