Al Teatro Diego Fabbri, la Compagnia Almatanz propone la sua versione del balletto “Il lago dei cigni”

“Il lago dei cigni”, con le celebri musiche di Peter Ilič Čajkovskij, uno dei balletti più importanti, conosciuti e amati dal grande pubblico, giunge al Teatro Diego Fabbri di Forlì, martedì 19 dicembre alle ore 21.00, nella lettura coreografica di Luigi Martelletta della Compagnia Almatanz. Lo spettacolo nasce da un’idea che da molti anni il coreografo Luigi Martelletta inseguiva e desiderava mettere in scena: la sua lunga ed intensa carriera come primo ballerino al Teatro dell’Opera di Roma ed in tanti altri teatri Italiani ed Europei gli ha permesso di studiare, danzare ed esaminare molte volte questo spettacolare balletto. La coreografia originale del repertorio classico infatti non ha mai sottolineato alcuni aspetti del libretto, che però in questa versione verranno analizzati e sviscserati; la drammaturgia classica dell’azione coreografica – teatrale del balletto infatti, è abbandonata a favore di una forma di riappropriazione della realtà e dell’esperienza comune basata sui particolari e sulle singole situazioni riunite tra loro in collage ampi e sfaccettati, secondo una metodologia di lavoro di ricerca e di graduale progresso.

Fortemente legato alla tradizione accademica, Luigi Martelletta proporrà un lavoro stilisticamente più snello, più vivace, alleggerendo tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico, ma che ormai risultano inutili, pesanti e noiose. Non mancheranno però tutte quelle danze e quell’itinerario danzato che molti conoscono e si aspettano: i cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e molto molto altro. Legato alla tradizione accademica il coreografo attingerà alle risorse esteticamente più vitali plasmandole però in un linguaggio personale disponibile allo spirito nuovo della danza neo classica, rivisitando l’accademismo senza unilateralità stilistica. Il racconto si svolgerà con la tradizionale musica composta da Pëtr Il’ič Čajkovskij ma saranno numerosi gli inserti di altri autori classici e tra questi un ruolo fondamentale l’avrà il compositore e musicista Alessandro Russo, questo artista tratta la musica come un elemento vivo e naturale che non rappresenta soltanto una base, un supporto dei movimenti, è la materia che genera gli impulsi dinamici, è l’elemento primario della composizione coreografica che appare sempre direttamente “prodotta” dalla musica, e non sovrapposta ad essa. Questo balletto è autenticamente una creatura di oggi, del presente, con tutto quello che ciò comporta. La particolarità di questo spettacolo consiste proprio nella capacità di unire fantasia e realtà, di proporsi vivo e attualissimo, pur dimorando in un suo pianeta espressivo che sa di già vissuto. L’ideale neoclassico di una bellezza assoluta, regolata da un ordine imperturbabile, è l’obiettivo totalizzante della creazione.

Biglietti: 29 euro (Platea file 1-17); 27 euro (Platea file 18-25 e Galleria). Prevendite: presso la biglietteria diurna del Teatro Fabbri (corso Diaz 38/1) dal martedì al sabato (festivi esclusi) dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Prenotazioni telefoniche (0543.26355): dal martedì al sabato (festivi esclusi) dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Ai biglietti acquistati o prenotati in prevendita sarà applicato un diritto di prevendita di 1 euro. Nei giorni di spettacolo la biglietteria del Teatro aprirà un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni. Biglietti online: Vivaticket. Ai biglietti acquistati online sarà applicata una maggiorazione da parte del fornitore del servizio. Info: 0543.26355; accademiaperduta.it.